Verifica sperimentale di costruzioni, macchine o materiali diversi per accertarne l’idoneità agli usi previsti. Se la cosa da collaudare è stata oggetto d’un contratto di compravendita, oppure di costruzione o di lavorazione per conto di terzi, il c. serve ad accertare se essa è conforme ai requisiti contrattuali. Possono essere oggetto di c.: a) le materie prime, i materiali da costruzione, i singoli pezzi (semilavorati o finiti) di macchine, i singoli elementi delle costruzioni; b) le macchine, gli apparecchi e le costruzioni finiti e pronti all’uso. Nel primo caso, il c. consiste nella verifica dei caratteri fisici o chimici, delle proprietà meccaniche e tecnologiche e delle dimensioni dei materiali, pezzi ed elementi da collaudare. Il c. delle costruzioni ha lo scopo di controllare la corrispondenza dell’opera a tutte le caratteristiche del progetto; la buona esecuzione dell’opera; la stabilità delle strutture e la loro capacità a sopportare i carichi prescritti; la contabilità e la liquidazione dei diversi lavori con la risoluzione di eventuali controversie. Il c. di macchine consiste, oltre che nelle prove di resistenza e di qualità dei suoi organi, anche nel controllo delle caratteristiche del funzionamento al fine di stabilire se la macchina raggiunge il risultato pratico per il quale è stata costruita. Più complesso ancora risulta il c. di interi impianti, per esempio destinati alla produzione industriale di manufatti e merci varie, alla produzione di energia ecc. In questi casi il c. mira soprattutto a verificare il rendimento economico dell’impianto, controllando i consumi con la maggiore precisione possibile.
Nell’ingegneria informatica, il c. riveste un ruolo fondamentale nel processo di innovazione dei sistemi di un’organizzazione. Esso infatti rappresenta il momento nel quale si incontrano le richieste degli utenti e i prodotti o i servizi realizzati dai tecnici. A livello di c., i requisiti dell’utente, formalizzati nell’ambito del progetto di sviluppo del sistema e della soluzione, vengono puntualmente verificati con le caratteristiche tecniche di dettaglio di quanto il progetto ha prodotto, sancendo l’accettazione dei risultati o richiedendone ulteriori sviluppi e adeguamenti. Nel processo di sviluppo, il c. viene svolto a più livelli di complessità, partendo dalla singola unità, per proseguire con il sistema, fino ad arrivare all’intera soluzione organizzativa. Da un punto di vista operativo, il c. segue un suo processo ben definito, che prevede la realizzazione preliminare di un piano di c., nel quale sono puntualmente dettagliate le attività da svolgere; il piano di c. deve contenere i cosiddetti casi di c., che definiscono modalità specifiche e caratteristiche degli oggetti materiali (documenti, sistemi, interfacce ecc.) da sottoporre al c., nonché la composizione dei gruppi che provvederanno a eseguirlo. Gli oggetti del c. vengono poi fatti corrispondere tramite un’attività di tracciamento ai requisiti richiesti dagli utenti.