Strumento da taglio, usato come utensile e come arma, formato da una lama d’acciaio innestata in un manico, il quale può essere dello stesso materiale della lama e far corpo con essa oppure di altro materiale (corno, legno, avorio ecc.). Sono tipi di c. (v. fig.): il c. fermo, con manico fisso; il c. a serramanico, in cui la lama può rientrare nel manico; il c. a scrocco o a scatto, c. a serramanico nel quale la lama fuoriesce spinta da una molla azionata con un pulsante posto sull’impugnatura. Nei c. elettrici l’azione di tagliare viene eseguita da due lame affiancate che, comandate da un motore elettrico, si muovono l’una in direzione opposta all’altra con movimento rapido e alternato. Il c.-ruota o c. stozzatore circolare è un utensile a forma di ruota dentata con denti taglienti, usato nelle macchine dentatrici per la fabbricazione di ingranaggi con moduli non unificati non eseguibili con i creatori.
Oltre che per uso quotidiano e per la caccia, nel mondo antico il c. fece parte degli strumenti sacrificali: la kopís, a lama lunga e ricurva, e la máchaira, a lama leggermente ondulata tipologicamente a metà fra la spada e il coltello, furono usate dai Greci; i Romani ebbero un tipo di c. più corto, con lama di ferro, manico d’avorio e ornamenti d’oro e d’argento; tra i coltelli sacrificali è ancora da ricordare la secespita, dalla lama tozza e vagamente trapezoidale. Nella liturgia cristiana orientale il c. eucaristico, usato per tagliare la particella di pane destinata alla consacrazione, ebbe spesso lama in forma di lancia e manico in forma di croce (raro in Occidente, è tuttora in uso nella Chiesa greca).
Nel Medioevo, fin oltre il 16° sec., il c., usato anche come piccola daga, ebbe il manico variamente adorno. I c. da tavola, a volte riccamente decorati (manici di avorio, di metallo prezioso, con incrostazioni di smalti ecc.), si portarono anche appesi alla cintola, entro custodie di cuoio. Le lame furono spesso ageminate e graffite. Dal 15° al 16° sec. abbondano gli esempi di ricca coltelleria (come, per es., quella di Giovanni di Borgogna, 1419, nel Victoria and Albert Museum di Londra). Nel 18° sec. si usò per il manico anche la porcellana e la madreperla. Nel moderno design anche il c. come componente di posaterie, o isolato, è stato oggetto di ricerca formale e funzionale. C. sezionatore In elettrotecnica, organo di sezionamento dei circuiti a media e alta tensione, costituito da una lama di rame, imperniata nel punto medio, o a una estremità, e che va a impegnarsi in adatto contatto a molla.