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cristallografia

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Scienza delle sostanze cristalline. Il suo svolgimento storico è direttamente collegato a quello della mineralogia, con la quale anzi per un certo periodo si è persino identificata.

Gli antichi naturalisti considerarono le pietre angolate, oggi dette cristalli, e le pietre figurate, oggi dette fossili, alla stessa stregua. Scoperta nei fossili la struttura di esseri organizzati e riconosciutane la loro vera natura, nacque la credenza, poggiata sull’autorità di Teofrasto, che anche i cristalli si riproducessero per semi come gli animali e le piante. La confusione fra corpi bruti e corpi organizzati continuò a prevalere per quasi tutto il 17° sec.; nel 18° sec., mentre da una parte si delineava sempre più netta la separazione delle pietre angolate dalle piante e dagli animali, dall’altra s’accresceva l’interesse per l’osservazione e la descrizione delle loro forme anche indipendentemente da ogni presupposto sulla loro natura. Si ebbero così vari tentativi di sistematizzazione, tutti condotti però empiricamente e sotto i più diversi punti di vista. La c., intesa come scienza delle forme cristalline, si può dire ebbe inizio quando G.-B.-L. Romé de l’Isle, introdotto l’uso del goniometro d’applicazione da lui stesso ideato, diede una classificazione dei corpi cristallizzati, naturali e artificiali, basata su un rigoroso metodo d’osservazione e di sperimentazione. La sua opera Essai de cristallographie (1772) è la prima nella quale il termine cristallo viene usato con il significato odierno. Riconosciuto che le sostanze cristalline rappresentano un particolare stato della materia, s’indagò sui rapporti fra morfologia e proprietà fisiche e chimiche dei cristalli, naturali o artificiali che fossero. Si ebbero così le prime ricerche di R.-J. Haüy sulle proprietà elettriche (piroelettricità) cui seguirono quelle di molti altri (E.R. Riess, C. Rose, P. Curie ecc.) sullo stesso argomento; quelle di J.-B. Biot sulla distinzione dei cristalli monoassici dai biassici a mezzo della luce polarizzata, che J.-F.-D. Arago (1810) e D. Brewster (1811) avevano utilizzata per l’identificazione delle sostanze birifrangenti. A queste si aggiunsero poi tutte le altre ricerche relative alle proprietà che formano oggetto della c. fisica e che oggi costituiscono gran parte della fisica dei solidi. Così, la c. si è venuta dividendo nelle seguenti parti: c. fisica, c. strutturale, che si riferisce allo studio di tutti i problemi che riguardano la struttura intima dei cristalli, c. morfologica, cristallochimica, o c. chimica, volta alle proprietà chimiche e chimico-fisiche dei cristalli. Quest’ultima tratta delle relazioni che passano fra dette proprietà e la struttura reticolare, e dei rapporti tra costituzione chimica e struttura. Può considerarsi vicendevolmente complementare con la c. nei due aspetti, morfologico, relativo allo studio delle proprietà geometriche dei cristalli macroscopicamente poliedrici, e strutturale, relativo alla struttura intima, e con la cristallofisica. Infatti, qualsiasi ipotesi sulla natura del legame chimico in un cristallo non può prescindere da un lato dalla conoscenza delle proprietà fisiche di questo e, dall’altro, dalla conoscenza del modello stereochimico della sostanza, cioè della distribuzione degli atomi e dell’orientamento dei legami nello spazio. A tale modello si giunge generalmente attraverso l’impiego dei raggi X che possono produrre l’immagine tridimensionale o la proiezione dei cristalli. Dal modello è possibile con calcoli, anche molto complessi, ricavare le distanze interatomiche, le distanze di legame e gli angoli di valenza, gli angoli cioè fra le direzioni di legami diversi relativi allo stesso atomo; si passa, poi, allo studio dei poliedri di coordinazione e del loro collegamento nello spazio. Dall’insieme di tutte queste informazioni si possono ricavare importanti notizie circa i legami nel cristallo, giungendo in base a essi a una classificazione a seconda del tipo di legame prevalente (ionico, covalente, molecolare, metallico) e di unità che assicura la coesione (ione, atomo, molecola), del grado di compattezza, del valore della durezza e del punto di fusione.

Vedi anche
mineralogìa mineralogìa Scienza che studia i minerali dal punto di vista delle loro proprietà morfologiche, fisiche, chimiche e strutturali, nonché della loro genesi e delle trasformazioni che subiscono per processi naturali. Poiché la maggior parte dei minerali si trova allo stato cristallino e può presentarsi ... René-Just Haüy Haüy ‹aü̯ì›, René-Just. - Fondatore della cristallografia e della mineralogia scientifica (Saint-Just, Oise, 1743 - Parigi 1822), fu uno dei più eminenti scienziati francesi fra il 18º e il 19º secolo; i suoi studi hanno permesso di formalizzare matematicamente i dati cristallografici. Gli interessi ... cristallo chimica Porzione di materia allo stato solido, chimicamente e fisicamente omogenea, che ha forma poliedrica ( stato cristallino). In essa le molecole, gli atomi o gli ioni sono disposti in modo regolare secondo una struttura tridimensionale caratteristica del materiale. Le proprietà delle sostanze cristalline ... Jean-Baptiste-Louis Romé de L'Isle Romé de L'Isle ‹romé d l il› (o Delisle), Jean-Baptiste-Louis. - Cristallografo (Gray, Franca Contea, 1736 - Parigi 1790). Introdusse il metodo sperimentale nello studio morfologico dei cristalli, naturali e artificiali, dandone una prima classificazione, e generalizzò la legge della costanza dell'angolo ...
Categorie
  • MINERALOGIA in Geologia
  • CHIMICA FISICA in Chimica
Tag
  • STATO DELLA MATERIA
  • LEGAME CHIMICO
  • BIRIFRANGENTI
  • MINERALOGIA
  • GONIOMETRO
Altri risultati per cristallografia
  • Cristallografia
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2007)
    Ekhard K.H. Salje Nel XVIII sec., dopo un lungo periodo durante il quale i cristalli furono l'oggetto di credenze mitologiche, studi sporadici ed estese attività commerciali, la natura dello stato cristallino cominciò a essere sottoposta alle prime indagini sistematiche. L'osservazione sperimentale, ...
  • Cristallografia
    Enciclopedia del Novecento II Supplemento (1998)
    Ekhard K. H. Salje SOMMARIO: 1. Introduzione.  2. Concetti di simmetria: a) gruppi e reticoli; b) rappresentazioni irriducibili dei gruppi spaziali.  3. Diffrazione di radiazioni da parte dei cristalli.  4. Transizioni di fase strutturali.  5. Conclusioni e prospettive. □ Bibliografia. 1. Introduzione Nel ...
  • cristallografia
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    cristallografìa [Comp. di cristallo e -grafia] [FSD] Scienza delle sostanze cristalline il cui svolgimento storico è direttamente collegato a quello della mineralogia, con la quale anzi per un certo periodo si è persino identificata, dal momento in cui questa disciplina cominciò a staccarsi dalla geologia. ...
  • CRISTALLOGRAFIA
    Enciclopedia Italiana (1931)
    L'importanza della scienza dei cristalli (v.) appare manifesta quando si consideri che lo stato cristallino è proprio dell'immensa maggioranza dei corpi solidi. Fra questi, i vetri soltanto e i colloidi induriti possiedono lo stato amorfo, che è proprio invece dei gas e dei liquidi, mentre lo stato ...
Vocabolario
cristallografìa
cristallografia cristallografìa s. f. [comp. di cristallo e -grafia]. – Scienza, il cui svolgimento storico è direttamente collegato a quello della mineralogia, che ha per oggetto lo studio della materia allo stato cristallino, sia nelle...
cristallogràfico
cristallografico cristallogràfico agg. [der. di cristallografia] (pl. m. -ci). – Attinente alla cristallografia: studî c.; ricerche c.; forme c., ecc. In partic.: assi c., in un cristallo, i tre assi coordinati – paralleli a spigoli non...
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