Il trasferimento di energia da un livello trofico all’altro tramite le reti alimentari: l’energia solare captata dagli organismi autotrofi e trasformata in energia chimica di legame passa dai produttori (autotrofi) ai consumatori dei vari livelli trofici, erbivori, carnivori ecc. A ogni passaggio c’è una perdita di energia sotto forma di calore, per cui la disponibilità di energia si riduce da un livello trofico al successivo.
Perseguimento del massimo risultato con il minimo mezzo ( e. tecnologica). Si parla di e. a proposito di una situazione in cui, data una certa quantità di fattori produttivi, questi vengono impiegati in modo da rendere massima la produzione, oppure di una situazione in cui, data la quantità di produzione che si desidera ottenere, si determina la quantità minima di fattori produttivi necessari. Si parla di e. allocativa quando si tratta di decidere le risorse da allocare a più produzioni diverse; più complesso è il trattamento dell’e. quando si applichi questo concetto alla produzione di beni pubblici. Strettamente connesso al concetto di e. è quello di ottimo economico paretiano. Comunemente si usa l’espressione e. marginale del capitale, nel senso di tasso netto di ricavo che l’imprenditore prevede di ottenere da un aumento degli investimenti, indipendentemente dall’onere dell’interesse, o meglio, secondo la formula di J.M. Keynes «il saggio di sconto che, applicato alla serie di annualità costituite dai rendimenti previsti di un dato capitale per tutta la sua durata, rende il valore attuale della somma di queste annualità uguale al costo di sostituzione del capitale stesso». Secondo Keynes, l’imprenditore mette in opera tutti gli investimenti in cui l’e. marginale del capitale sia superiore al suo costo, cioè al saggio di interesse.
E. di un rivelatore di particelle Il rapporto (≤1) tra il numero di particelle rivelate in un dato intervallo di tempo e il numero di particelle che incidono sul rivelatore nello stesso intervallo.
In aerodinamica, rapporto tra la portanza e la resistenza di un corpo in movimento rispetto a un fluido. L’e. varia con l’orientamento del corpo rispetto alla direzione della velocità; per corpi geometricamente simili e similmente orientati l’e. è anche funzione del numero di Reynolds, nonché, alle alte velocità, del numero di Mach. Alle velocità supersoniche, a parità d’incidenza, l’e. di un corpo è più piccola di quel che non sia alle velocità subsoniche; al variare dell’incidenza generalmente essa cresce fino a un massimo per poi tornare a diminuire. Per le ali degli aeroplani, in regime subsonico l’e. cresce con il crescere dell’allungamento alare; per i moderni aeroplani subsonici il valore massimo dell’e. varia tra 10 e 20 all’incirca; valori più alti si possono avere per gli alianti con ala molto allungata. Nel volo orizzontale l’e. uguaglia il rapporto tra il peso sostenuto e lo sforzo di trazione dell’elica o la spinta del reattore, e ciò spiega l’importanza di avere, ai fini dell’economia del volo, alti valori dell’efficienza.