Sport a squadre, può svolgersi sia all’aperto sia in locale chiuso tra due formazioni di 12 elementi ciascuna, di cui 7 (6 giocatori e 1 portiere) scendono in campo e 5 siedono in panchina. Le sostituzioni possono essere effettuate in qualunque momento della gara e senza particolari limitazioni. Si gioca con regole simili a quelle del calcio, con la differenza che la palla va toccata esclusivamente con le mani.
Le partite si svolgono su un campo rettangolare (40×20 m), con fondo in legno, gomma, materiale sintetico, asfalto o cemento (v. fig.). Al centro dei lati minori sono poste le porte, che misurano 2 m in altezza e 3 m in larghezza. In ciascuna metà del campo si ha un’area di porta, mentre un tratto discontinuo, a 3 m dalla porta, segna la linea del tiro di punizione. La palla (camera d’aria di gomma rivestita di cuoio o di materiale sintetico) deve avere massa da 425 a 475 g e ha una circonferenza che varia da 58 a 60 cm. La partita si svolge in due tempi di 30 minuti effettivi di gioco, con un intervallo di 10 minuti ed è diretta da due arbitri assistiti da un segretario di gara e da un cronometrista. Scopo del gioco, manovrando la palla, è quello di metterla dentro la porta degli avversari e segnare almeno una rete più di loro. In caso di parità si disputano uno o più tempi supplementari della durata di 5 minuti, senza intervallo. Il portiere è l’unico giocatore cui è consentito stare nell’area di porta e toccare la palla con qualsiasi parte del corpo. Gli altri giocatori possono tenere la palla con le mani, compiendo non più di 3 passi o sostando non più di 3 secondi. È vietato giocare la palla più volte di seguito senza che essa abbia toccato nel frattempo il suolo, o un altro giocatore, o i pali della porta. Si può sottrarre palla all’avversario solo con la mano aperta. Le irregolarità sono punite secondo i casi con tiri di punizione o di rigore e con l’esclusione temporanea (2 minuti) o l’espulsione dei giocatori.
Nata in Germania attorno al 1919, la p. si è poi diffusa nei paesi scandinavi e dell’Est europeo e soprattutto negli Stati Uniti e in Estremo Oriente. Nel 1928 si costituì ad Amsterdam la Fédération Internationale de Handball Amateurs, sostituita poi dalla Fédération Internationale Handball (FIH), fondata a Copenaghen nel 1946. Dal 1972 la p. è entrata ufficialmente nel programma olimpico. In Italia, dove è apparsa nel 1965, la p. è diretta dalla Federazione Italiana Gioco Handball (FIGH), fondata a Roma nel 1969. Il campionato maschile si disputa dal 1969, quello femminile dal 1970.