Condizione di ciò che è inclinato rispetto alla linea verticale.
Si definisce p. o inclinazione reale della superficie topografica in un punto l’angolo formato dal piano orizzontale con il piano tangente alla superficie reale in quel punto. Le linee di massima p. di una superficie topografica sono quindi le linee ortogonali a quelle di livello; la loro p., in ogni punto, è uguale alla p. della superficie nel medesimo punto. Nei processi geomorfologici di degradazione dei versanti assume un ruolo importante la ricerca dei valori critici della p., vale a dire di quella p. limite tale da permettere il trasporto dei detriti che risultano dalla degradazione dei rilievi. In questo senso vengono distinte una p. di distacco, che rappresenta la p. minima che deve avere un versante affinché da esso si possano staccare dei detriti rocciosi, sotto la sola azione della gravità, e una p. di accumulo, che invece rappresenta la p. massima di un versante al di sotto della quale i detriti, mossi dalla sola gravità, si arrestano. Viene definita inoltre rottura di p. o di pendio, la linea lungo la quale una superficie topografica cambia di inclinazione. Tipiche rotture di p. si trovano ai piedi dei versanti montuosi dove questi fanno passaggio alle aree pedemontane.
Per p. di una retta rispetto a un piano s’intende la tangente trigonometrica dell’angolo formato dalla retta con il piano; quest’angolo prende il nome di inclinazione della retta sul piano. In questioni pratiche il piano di riferimento si assume orizzontale e la p. si esprime con la notazione percentuale: così, per es., la p. del 7% corrisponde al fatto che si ha una differenza di quota di 7 cm per ogni metro, misurato in orizzontale.
Nelle costruzioni civili è detta p. longitudinale (o semplicemente p.) di una strada la p. della sua linea d’asse; in particolare, se l’asse della strada è rettilineo, la p. è data dal rapporto tra il dislivello esistente tra due punti dell’asse e la loro distanza in proiezione orizzontale. A seconda che il dislivello sia misurato in centimetri o in millimetri, e la distanza in metri, la p. risulta espressa in % oppure in ‰.
Per le strade ordinarie le p. massime ammissibili sono commisurate all’importanza, in relazione alla velocità dei veicoli; così, in strade di piccola importanza si ammette una p. massima del 7% circa con brevi rampe fino al 12%, mentre per le strade più importanti si tiene al 3% con brevi rampe fino al 6% (➔ strada).
Per le ferrovie la p. è contenuta entro limiti più ristretti: essa non supera il 10-12‰ per le ferrovie principali, il 25-35‰ per quelle secondarie; eccezionalmente giunge al 55‰ in alcune ferrovie di montagna (➔ ferrovia).
Per la p. piezometrica e per le altre notizie relative alla p. delle condotte in pressione e a pelo libero ➔ liquido.