Pareggiamento, distribuzione più equa. In finanza si parla di p. fiscale o tributaria nel senso di eliminazione delle ingiustizie in campo tributario, si concretino esse in aggravi o in sgravi eccessivi di determinate categorie di contribuenti o di individui singoli. Base della p. è l’esatto accertamento dei redditi imponibili e la l. 3682/1° marzo 1886, che predispose in Italia la formazione di un catasto per accertare in modo uniforme i redditi dei terreni, fu detta per questo legge della p. fondiaria. Legge sulla p. tributaria è stata anche chiamata la l. 25/11 gennaio 1951, proposta dal ministro delle Finanze E. Vanoni e integrata dalla legge Tremelloni (l. 1/5 gennaio 1956), che ha disposto la dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche dei lavoratori.
Si parla anche di p. degli stipendi, dei salari ecc., nel senso di adeguamento degli stessi alla svalutazione della moneta, o di eliminazione di differenze ingiustificate tra le varie categorie di lavoratori; e di p. dei trasferimenti, per es. nel caso di trasferimenti statali agli enti locali, che vengono perequati per attenuare le differenze fra aree ricche e aree povere.
Nella matematica statistica, operazione con la quale si modificano i dati statistici, relativi a un certo fenomeno, in modo da eliminare, per quanto possibile, gli errori (o certe irregolarità) che quei dati possono contenere. La p. di dati statistici può ottenersi graficamente, ovvero mediante il calcolo. La p. grafica si ottiene rappresentando i dati in un grafico (per es., in un riferimento cartesiano) e tracciando una curva ad andamento regolare che non si scosti troppo dai punti che rappresentano i dati. La p. a calcolo si effettua con vari metodi: a) si sostituisce a ogni valore una media, di tipo determinato, di un insieme di n termini (n dispari) consecutivi, fra cui esso occupa il posto centrale (p. per medie mobili). Il valore medio in generale è costituito dalla media aritmetica, semplice o ponderata. Nel caso di p. con medie aritmetiche ponderate (a cui si perviene anche applicando la p. con medie aritmetiche semplici a dati già perequati con lo stesso procedimento) i termini vengono ponderati simmetricamente e in modo tale da attribuire pesi maggiori a quelli che sono più vicini al termine che si sostituisce. b) Si costruisce una funzione, che ammetta una rappresentazione analitica piuttosto semplice, i cui valori approssimino i dati rilevati (p. per rappresentazione analitica). La tabella riporta due esempi di p.: una per medie mobili e una per rappresentazione analitica (i vari valori sono arrotondati alla prima cifra decimale) di una seriazione statistica.