(ted. Rheinland) Regione della Germania corrispondente alla valle del Reno. La parte meridionale si estende sul Massiccio Scistoso Renano, del quale fanno parte il Hunsrück e l’Eifel. Il Hunsrück fiancheggia il bacino della Saar ed è limitato dalla Mosella, mentre l’Eifel continua in territorio tedesco il rilievo delle Ardenne. L’asse della R. è costituito dal Reno, che la percorre nella parte mediana per 335 km, seguendo una valle trasversale. Più a nord, a destra del Reno, si trova il Sauerland, cui segue, ancora più a N, il distretto carbonifero renano-vestfalico. Sulla sinistra del Reno, a valle della linea Aquisgrana-Bonn, si estende il bacino di Colonia (o del Basso Reno), caratterizzato da terreni molto fertili. La R. è uno dei distretti europei in cui l’industria ha trovato le condizioni di sviluppo più favorevoli; le principali attività riguardano i settori siderurgico, metallurgico, meccanico, tessile, chimico, della raffinazione del petrolio, della lavorazione della gomma, della fabbricazione di calzature. Numerose e importanti le città; tra le principali: Colonia, Düsseldorf, Dortmund, Duisburg, Essen. Dal punto di vista amministrativo, la R. è divisa principalmente fra i due Länder della R.-Palatinato e della R. Settentrionale-Vestfalia, nonché, in piccola parte, fra l’Assia e il Baden-Württemberg.
R.-Palatinato (ted. Rheinland-Pfalz) Land della Germania (19.853 km2 con 4.052.860 nel 2007). Capitale Magonza. Istituito nel 1946, comprende un territorio prevalentemente montuoso dalla morfologia piuttosto varia, che ha la sua arteria vitale nella valle del Reno e, in parte, in quella della Mosella inferiore. L’economia della regione si basa in prevalenza sugli apporti dell’industria, anche se notevole importanza rivestono le attività rurali; intensa la terziarizzazione. L’agricoltura più ricca si distribuisce lungo la valle del Reno e sull’altopiano del Reno Superiore. La coltura principale è costituita dalla vite. Una certa importanza hanno pure le produzioni lattiero-casearie. L’industria è differenziata e diffusa sul territorio, con una netta prevalenza del settore chimico, seguito da quello meccanico (stabilimenti di Ludwigshafen am Rhein). I centri più importanti, distribuiti per la maggior parte lungo la valle del Reno, sono Coblenza, Ludwigshafen am Rhein (parte di una vasta agglomerazione urbana in cui è compresa Mannheim, nel Baden-Württemberg), Magonza, Neuwied, Andernach, Worms.
R. Settentrionale-Vestfalia (ted. Nordrhein-Westfalen) Land della Germania (34.086 km2 con 18.028.745 ab. nel 2007). Capitale Düsseldorf. Istituito nel 1946, vi è localizzata una delle più solide basi della struttura produttiva della Germania. Il territorio comprende l’estremità settentrionale del Massiccio Scistoso Renano e le valli di Münster (a N) e di Colonia (a S). È di gran lunga il più popoloso dei Länder tedeschi, con una popolazione urbana che supera il 95% di quella totale. Il Land rientra dunque pienamente nell’area più urbanizzata d’Europa (la grande area megalopolitana che si estende dall’Inghilterra centrale al piede settentrionale delle Alpi, in gran parte sviluppandosi proprio lungo il corso del Reno) e include al suo interno la conurbazione della Ruhr (➔) e la sua appendice più propriamente renana, che comprende le agglomerazioni di Düsseldorf e Colonia e si allunga a S fino a Bonn: nel complesso, una vastissima regione urbana che ospita poco meno di una dozzina di milioni di abitanti. L’industria è diffusa su tutto il territorio, ma nella valle della Ruhr è senz’altro ubicata la maggiore concentrazione industriale della Germania, sviluppatasi a partire dal 19° sec. in dipendenza dello sfruttamento del bacino carbonifero. Tutti i settori sono più o meno intensamente rappresentati: in particolare, acciaierie, impianti metalmeccanici, lavorazione di metalli, petrolchimica e industria tessile alimentano un mercato a livello mondiale. Dagli anni 1990, tuttavia, il Land ha dovuto affrontare dapprima il problema della chiusura di gran parte delle residue miniere di carbone, successivamente quello della crisi dell’industria pesante (tradizionale comparto di traino dell’economia locale) e, al tempo stesso, le difficoltà derivanti dalla perdita del ruolo di regione-guida dell’economia tedesca, insidiato dalla forte crescita dei Länder meridionali di Baden-Württemberg e Baviera. Il Land ha però saputo reagire positivamente, e nell’ultimo decennio l’economia ha ritrovato slancio avviando la sostituzione delle attività secondarie con servizi di livello elevato, soprattutto tecnologici.
R. prussiana La parte del territorio del Sacro Romano Impero che fu assegnata alla Prussia al congresso di Vienna nel 1815, costituendo da quel momento motivo di contrasto tra la Prussia (e poi la Germania) e la Francia. Sul piano interno, la R., abitata in maggioranza da cattolici, rappresentò nello Stato prussiano una compagine relativamente isolata. Solo dopo la Prima guerra mondiale, fomentato dalle autorità occupanti francesi, si affermò un movimento separatista, che nel giugno 1919 proclamò una effimera Repubblica renana. Il trattato di Versailles (1919) impose la smilitarizzazione della R. occidentale e di una fascia di 50 km sulla riva destra del Reno; stabilì inoltre una occupazione alleata per 15 anni dei territori sulla riva sinistra e di tre teste di ponte sulla riva destra (Colonia, Coblenza e Magonza) da evacuarsi rispettivamente nel 1925, nel 1930 e nel 1935. Nel 1920 l’esercito francese estese per breve tempo l’occupazione alle città di Francoforte e Darmstadt, e nel 1921 l’occupazione fu estesa nuovamente alle città di Düsseldorf, Duisburg e Ruhrort, per spingere il governo tedesco al pagamento delle riparazioni. Lo stato di disagio della R. culminò nella ripresa dei movimenti separatisti dopo l’occupazione franco-belga della Ruhr nel gennaio 1923, allorché si ebbero numerosi tentativi, anche questa volta favoriti dalle autorità occupanti, di istituire uno Stato autonomo. Nel 1930 ebbe termine l’occupazione alleata della riva sinistra del Reno e delle tre teste di ponte sulla riva destra. Nel marzo 1936 A. Hitler, prendendo a pretesto la ratifica del patto franco-sovietico del 1935, denunciò il trattato stesso e procedette all’occupazione militare della regione.