sismotettonica Disciplina delle scienze della Terra che si occupa dei rapporti intercorrenti tra tettonica e sismicità di un’area o di intere regioni della superficie terrestre. Gli studi di s. concorrono alla individuazione e alla delimitazione tridimensionale delle sorgenti sismiche e alla valutazione del potenziale sismogenetico delle strutture geologiche attive di un determinato areale. I dati sismologici costituiscono l’informazione di base per gli studi sismotettonici. Inizialmente questa informazione era limitata alla distribuzione degli epicentri e all’intensità dei terremoti, ma successivamente si sono aggiunti il calcolo della profondità ipocentrale e dei diversi parametri che caratterizzano la sorgente sismica (magnitudo, momento sismico, rilascio di sforzo, dimensioni della superficie di faglia).
Gli studi sui meccanismi focali dei terremoti, noti anche come soluzioni del piano di faglia, forniscono informazioni sul tipo di movimento prodotto lungo la faglia durante un terremoto. Dal meccanismo focale di un terremoto si identificano il piano di faglia lungo il quale si è avuta la dislocazione associata al terremoto (anche con l’ausilio di informazioni derivanti dalla geologia locale e dalla distribuzione delle repliche) e la direzione del vettore di scorrimento lungo il piano stesso, che è la normale al piano ausiliario. Lungo un margine di placca la proiezione orizzontale del vettore di scorrimento definisce la direzione del moto delle placche, mentre l’entità dello scorrimento viene determinata dal momento scalare del terremoto, ottenibile dall’analisi del relativo sismogramma. L’insieme di più dati di questo tipo, mediati su un intervallo di tempo sufficientemente lungo, permette di ottenere il tasso di scorrimento, e quindi di deformazione sismica, per una certa area. Questo viene poi confrontato con il tasso di deformazione atteso in ragione del moto delle placche, per valutare in quale percentuale la deformazione complessiva si è tradotta in deformazione sismica.
Uno strumento molto utile per lo studio della s. di aree caratterizzate da sismicità di moderata e alta energia è rappresentato dal catalogo delle soluzioni focali di terremoti di magnitudo superiore a 5,5, calcolate sistematicamente per tutto il globo con la tecnica CMT (➔ sismologia). Gli sviluppi nella tecnica di processamento delle forme d’onda hanno permesso di ottenere soluzioni focali anche per terremoti di magnitudo inferiore, rendendo quindi questo strumento applicabile a un maggior numero di aree sismiche.