diritto Vincolo internazionale in virtù del quale due o più Stati si impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico. Nella vasta categoria delle unioni fra Stati, l’a. si caratterizza in genere per il numero ristretto dei partecipanti, per la limitazione al solo coordinamento, spesso attuato da appositi organi e, in genere, per la contrapposizione degli interessi comuni agli alleati rispetto a quelli di altri Stati o gruppi di Stati. Quando il trattato di a. preveda la collaborazione di guerra, essa stabilisce il casus foederis, il cui realizzarsi non può tuttavia importare senz’altro la qualificazione di belligerante dello Stato tenuto a prestare assistenza militare, rispondendo lo stato di guerra a principi generali. Controverso è il punto se la clausola rebus sic stantibus debba ammettersi per i trattati di a. e quindi considerarsi come sottintesa. La prassi incoraggia una risposta affermativa, purché non si dia alla clausola un’estensione tale da ledere il principio della buona fede.
religione A. o lega tra due società o popoli, fatta generalmente in presenza della divinità e includente anche quelle protettrici dei popoli stessi. Ha lo stesso carattere sacrale del patto che stabilisce un vincolo tra due persone, sia come vero e proprio affratellamento sia in altre forme. L’a. è resa stabile da riti, che comprendono generalmente il sacrificio comune (seguito o meno da un vero e proprio passo sacrificale e dal giuramento che invoca l’ira divina su chi lo violi) o qualunque altro gesto che significhi l’instaurarsi di un legame (per es. fumare il ‘calumet della pace’ presso gli Indiani dell’America Settentrionale). Tanto più sacro del patto che stabilisce la pace o una comunanza d’intenti tra società umane, è quello che assicura a una comunità la pace con la divinità, quella che i Romani chiamavano la pax deorum.
Qualche elemento comune a questa forma di a. con la divinità si trova nell’Antico Testamento, con la differenza che l’iniziativa dell’a. parte dallo stesso Yahweh, che stabilisce un patto con Noè, Abramo e l’intero popolo d’Israele attraverso Mosè: assicurando la conquista della Terra promessa e la vittoria sui nemici, esige da parte degli Israeliti l’ubbidienza ai precetti divini. Il patto qui è profondo e interiore, implicando da parte dell’uomo la fiducia nella promessa di Dio e l’amore per lui. L’a. con Israele si trasformerà in quella con l’intero genere umano, la promessa in quella della redenzione; al vecchio patto, o a. (ebr. bĕrīth, gr. διαϑήκη, lat. testamentum), succederà appunto quello del Nuovo Testamento.