Serie di gangli nervosi (un paio per ogni segmento) che si trovano nelle regioni ventrali degli Anellidi e degli Artropodi e costituiscono il sistema nervoso centrale in questi gruppi; è collegata per mezzo di un cingolo periesofageo ai gangli sopraesofagei, che hanno posizione dorsale all’intestino e sono situati nel capo.
Nell’uomo, il complesso della staffa, dell’incudine e del martello dell’orecchio medio.
Nella definizione di P. Ehrlich, raggruppamenti atomici periferici che sarebbero attaccati a un nucleo fondamentale nella molecola del protoplasma cellulare e darebbero ragione dei fenomeni immunitari.
Malattia immunoproliferativa con produzione di molecole immunoglobuliniche monoclonali parziali, cioè costituite solo da polipeptidi appartenenti a una parte degli anticorpi indicata come catena pesante (frammento cristallizzabile, Fc).
Per la catena di trasporto degli elettroni ➔ caténa respiratòria.
Per la catena alimentare (o catena trofica) ➔ rete.
Insieme di più atomi uguali (come, per es., nelle catene di atomi di carbonio) o anche diversi (come nelle catene eteroatomiche) riuniti fra loro da legami di valenza di tipo covalente. A seconda della reciproca disposizione assunta dagli atomi uguali, la catena assume la qualifica di: aperta, ramificata, chiusa. Una catena chiusa può comprendere anche più anelli (o cicli) e si dice allora catena policiclica; quando è formata da atomi non tutti uguali si parla di catena eterociclica.
Insieme di reazioni successive che si articola attraverso una serie di stadi, ciascuno dei quali dipende dal precedente. Casi tipici sono le reazioni radicaliche, innescate termicamente o dalle radiazioni. Un esempio significativo è la sintesi dell’acido cloridrico a partire dagli elementi, idrogeno e cloro, che procede secondo i seguenti stadi:
Cl2→2 Cl•(inizio della catena)
Cl•+ H2 → HCl + H• (propagazione)
H + Cl2 → HCl + Cl
Cl•+ H → HCl (terminazione)
Solitamente la velocità della reazione di terminazione, che può avere luogo anche per combinazione di radicali con superfici, è uguale a quella di terminazione; si istituiscono così le condizioni di pseudostazionarietà in virtù delle quali le concentrazioni delle diverse specie si mantengono inalterate nel tempo. Il concetto di reazione a catena si è rivelato di notevole importanza nell’interpretazione di molte trasformazioni chimiche, termiche e fotochimiche, quali le ossidazioni di molti idrocarburi gassosi incluse le combustioni, e le polimerizzazioni.
Per i rilievi montuosi ➔ caténa montuosa.
Nelle costruzioni, elemento strutturale orizzontale (detto anche tirante) sottoposto a sforzo di trazione che alleggerisce la spinta laterale negli archi, nelle volte e nelle capriate. Catene di ferro si collocano in fase di consolidamento di strutture di edifici: sono realizzate con sbarre a sezione quadrata o rotonda che, introdotte in fori opportunamente praticati, fungono da tiranti tra muri opposti; sono assicurate con paletti (o bolzoni) passati in occhi forgiati alle loro estremità, o meglio, a piastre forate mediante l’avvitamento di bulloni sulle loro estremità filettate.
In meccanica, organo flessibile di trazione costituito da elementi rigidi variamente articolati tra loro (v. fig.). Le catene hanno principalmente le funzioni di sollevamento di carichi e di trasmissione di potenza. Per il sollevamento di carichi si usano catene di acciaio, generalmente ad anelli ellittici, talvolta rinforzati da un traversino che ha anche il vantaggio di impedire che la catena si imbrogli.
Un altro tipo di catene usato per il sollevamento è la catena Galle, costituita da perni cilindrici, collegati tra loro alle estremità da due o più serie di biellette in forma di piastrine. La catena Galle si accoppia con ruote dentate di adatto profilo e possiede una grande flessibilità; è impiegata specialmente per trasmissioni. Tra i tipi normali di catena Galle rientra la catena per biciclette e per motocicli.
Particolare importanza hanno le catene nell’attrezzatura navale, dove sono elementi essenziali per le manovre dormienti e per l’ormeggio; vengono inoltre usate anche per rimorchi particolarmente pesanti. La forma, le dimensioni e la lunghezza delle catene di ormeggio sono universalmente unificate in relazione al dislocamento e al volume della nave, come pure ne sono legalmente stabilite le prove di collaudo.
Ha il nome di catena un complesso di più membri collegati tra loro mediante coppie. Una catena si dice aperta se i membri estremi (primo e ultimo) non sono tra loro vincolati; chiusa nel caso contrario. Si chiama, in particolare, catena cinematica una catena chiusa in cui il moto relativo di ogni membro rispetto a qualsiasi altro è tale che le traiettorie dei suoi punti siano univocamente determinate, costituendo pertanto un sistema a un solo grado di libertà. Una catena del genere si chiama semplice quando ogni membro si accoppia con due soli membri contigui, composta quando almeno uno dei membri si accoppia con più di due membri contigui. Catene cinematiche semplici, piane, di tre membri sono possibili quando si ha almeno una coppia superiore (per es.: coppia di ruote dentate e telaio, oppure eccentrico, bilanciere e telaio). Una catena cinematica prende il nome di meccanismo quando se ne considera fisso il generico membro, che prende allora il nome di telaio.