Disciplina linguistica che studia la storia delle parole, risalendo fino al punto della storia o della preistoria di un vocabolo ( etimo) in cui esso risulta appartenente a una famiglia di altri vocaboli. Quando le somiglianze non sono ovvie, bisogna risalire con i documenti o con congetture verosimili alle fasi più antiche e vedere in qual modo e per quali ragioni è cambiata la forma, oppure il significato, o anche tutti e due; altre volte, invece, degli anelli di congiunzione si è perduta ogni traccia e si deve ricorrere alle congetture o rinunciare a una soluzione.
Nella filosofia greca aveva già grande importanza la ricerca dell’etimo, come significato vero di una parola, in connessione con l’idea che il ‘nome’ non è puramente arbitrario ma naturalmente connesso con la realtà e la struttura della ‘cosa’ designata. I filosofi e grammatici greci indicavano con il termine etimo un modo particolare e arbitrario, da essi supposto, di adeguamento della parola all’oggetto: nella parola doveva trovarsi predicata qualche qualità dell’oggetto. Gli stoici cercarono anzi di formulare i criteri a cui l’etimo doveva corrispondere (‘somiglianza’, ‘analogia’ oppure ‘opposizione’) ma quasi tutti i loro etimi sono erronei. Per una conoscenza del materiale linguistico, fu sicuramente più rigorosa l’opera dei grammatici alessandrini, che comunque pervennero spesso a risultati piuttosto arbitrari. Fra i Romani, l’indirizzo stoico e quello filologico dei grammatici alessandrini si trovarono in parte conciliati nel De lingua latina di Varrone. In genere, i Romani (Verrio Flacco, dell’età di Augusto), come i medievali (Isidoro, Papia, Uguccione, Giovanni da Genova), operarono secondo i principi posti dai Greci.
Migliori risultati ottennero nel Seicento e nel Settecento, applicandosi a ricercare etimologiche francesi e italiane, C. Du Cange, G. Ménage, L.A. Muratori, grazie alla loro vasta conoscenza di parole e di cose del Medioevo. Ma fu soltanto nel 19° sec., con la fondazione della linguistica storico-comparativa, che la ricerca etimologica poté essere appoggiata su solide basi e approfittare di tutti i progressi di quella disciplina (formulazione delle leggi fonetiche, geografia linguistica ecc.), cosicché ormai gran parte dei vocaboli delle lingue più importanti sono stati etimologicamente chiariti e l’ulteriore ricerca si può svolgere attraverso copiosi accorgimenti metodici e mezzi di controllo.
E. popolare Interpretazione arbitraria che si afferma in un ambiente di parlanti, giungendo a modificare della parola considerata o la forma o il significato (o tutti e due). L’e. popolare è un aspetto comunissimo della storia delle parole e in quanto tale è oggi presa in opportuna considerazione dall’e. scientifica. Figura etimologica Accostamento di due o più parole derivanti dalla stessa radice (e li ‘nfiammati infiammar sì Augusto, Dante).