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faro

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Strumento di segnalazione luminosa, costituito da un proiettore a fascio rotante o intermittente, situato nei punti più visibili della costa (estremità dei moli, promontori, scogli), che serve ai naviganti come segnalazione notturna e punto di riferimento.

Il più antico f. dell’antichità fu quello di Alessandria d’Egitto, opera di Sostrato di Cnido, costruito sull’isola di Faro (da cui il nome), inaugurato sotto Tolomeo Filadelfo (280-79 a.C.), e una delle sette meraviglie del mondo. Molti porti nel Mediterraneo ebbero f. sul tipo di quello alessandrino; fra questi quello del porto di Ostia (che conosciamo tramite riproduzioni), costruito sotto Claudio su un isolotto artificiale. Il tipo del f. classico fu poi imitato in epoca medievale (lanterna di Genova, 1139; torre della Meloria, 1154), e infine nell’epoca moderna (Eddystone; New York, statua della Libertà; Trieste, f. della Vittoria).

Il progresso tecnico, sotto l’aspetto costruttivo, è consistito nel fare edifici sempre più robusti, resistenti, e alti (infatti la portata geografica del f., raggio dell’orizzonte visibile dalla sorgente luminosa, è proporzionale alla radice quadrata della sua quota sul mare), e soprattutto nell’innalzarli anche in punti quasi inaccessibili e su scogli isolati, battuti dal mare. Talvolta si usano battelli faro. Sviluppi anche più notevoli si sono avuti nelle sorgenti luminose e nella loro regolazione: dapprima semplici fuochi alimentati con legni resinosi, poi candele di sego (1700), poi lampade a oli vegetali o animali, con lucignoli speciali (Argand, 1784), infine lampade a incandescenza, a petrolio, liquido o gassificato. Oggi, salvo il caso di f. isolati, si ricorre a lampade a incandescenza; la linea elettrica di alimentazione è supportata da linee secondarie, batterie di accumulatori ricaricabili automaticamente, gruppi elettrogeni che intervengono in caso di guasto, per assicurare l’indispensabile continuità di funzionamento.

La portata ottica di un f., distanza massima di avvistamento del f. stesso, dipende dalla sua potenza luminosa, dalle condizioni dell’atmosfera, nonché dalla quota (da ≃ 45 a ≃ 75 km per i grandi f.). Per distinguere i vari f., ciascuno ha una speciale caratteristica luminosa, cioè una diversa durata e sequenza di luci e anche, qualche volta, una speciale colorazione (rossa o verde).

fig

Il sistema ottico di un f. moderno (v. fig.) è costituito da una serie di pannelli verticali che circondano la sorgente luminosa, ruotando attorno a essa, ciascuno composto da una lente di Fresnel L, che concentra il cono luminoso principale, proveniente da S, in un fascio di raggi paralleli; da una serie di anelli di prismi P, a riflessione totale, che concentrano i raggi periferici in fasci anch’essi paralleli al raggio principale; ed eventualmente da specchi sferici, che riportano sul centro del sistema i raggi diretti posteriormente. Le caratteristiche luminose distintive di ogni f. si ottengono o facendo ruotare il sistema ottico attorno alla sorgente luminosa, o variando l’intensità della sorgente stessa. L’organizzazione dei f. per la navigazione è fatta in modo che, in condizioni medie di visibilità atmosferica, nessun tratto di costa resti fuori della portata di un faro.

Vedi anche
navigazione Arte e attività del navigare sull’acqua con imbarcazioni, in superficie (n. sopracquea) o sottomarina (n. subacquea); si pratica in mare (n. marittima: a seconda delle zone percorse, costiera o alturiera; mediterranea, oceanica ecc.) o nelle acque interne (n. lacustre, fluviale ecc.). Per estensione, ... Porto (lat. Portus; anche Portus Urbis Romae) Città sorta intorno al primo porto costruito da Claudio alle foci del Tevere e che Traiano con un grandioso progetto spostò più nell’interno scavando un ampio bacino esagonale artificiale. Una notevole attività edilizia è testimoniata tra 2° e 4° secolo. P. ricevette ... estuario Tipo di foce fluviale, che delinea nel profilo costiero orizzontale una rientranza di forma stretta e allungata. Gli e. sono tipici delle coste dei mari aperti e degli oceani che presentano una escursione di marea superiore ai 2 metri. In essi, l’azione erosiva delle correnti di marea prevale sull’apporto ... Meloria Serie di bassifondi rocciosi e sabbiosi e di scogli affioranti dal mare (secche della M.) nei pressi di Livorno. Vi sorge un faro, non lontano da una torre costruita dai Pisani dopo il Mille. Battaglie della M. La prima fu combattuta nel 1284 nell’ambito della lotta tra Pisa, guidata da Albertino Morosini, ...
Categorie
  • STRUTTURE ARCHITETTONICHE in Archeologia
  • STRUMENTI E TECNOLOGIA APPLICATA in Ingegneria
  • OTTICA in Fisica
Tag
  • ALESSANDRIA D’EGITTO
  • TOLOMEO FILADELFO
  • PROMONTORI
  • PETROLIO
  • OSTIA
Altri risultati per faro
  • faro
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    faro [Der. del nome dell'isolotto su cui fu costruito il celebre faro di Alessandria] [OTT] Dispositivo di segnalazione luminosa, oggi costituito da un proiettore a fascio rotante o fisso, continuo o intermittente, per ausilio della navigazione. ◆ [ASF] Effetto f.: v. stelle doppie e multiple: V 647 ...
  • FARO
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Torre costruita per orientare la navigazione notturna, marittima o aerea, per mezzo di sorgenti luminose. Fari nell'antichità . - Già in tempi antichissimi dovette esserci l'uso di accendere sull'alto delle colline, in prossimità del lido, dei fuochi perché fossero di guida ai naviganti. Più tardi fuochi ...
Vocabolario
faro
faro s. m. [dal lat. pharus, gr. ϕάρος, dal nome dell’isolotto di Faro sulla costa egiziana, sul quale fu costruito nel 3° sec. a. C. il faro di Alessandria]. – 1. a. Strumento di segnalazione luminosa, costituito da un proiettore di luce...
portata
portata s. f. [der. di portare]. – 1. Ciascuna delle vivande che vengono servite in tavola durante un pranzo: due p. di carne; un luculliano banchetto di otto p.; ci hanno fatto aspettare troppo tra la prima e la seconda portata. Piatto...
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