(FRS) Sistema della banca centrale negli USA, creato nel 1913 per porre fine agli inconvenienti dell’eccessiva molteplicità delle banche di emissione (autorizzate precedentemente a emettere biglietti e ad amministrare riserve a garanzia di depositi), rafforzare il potere centrale di controllo sull’attività bancaria e dare unità alla creazione di moneta, pur rispettando formalmente il principio della pluralità delle banche emittenti. Costituisce una soluzione intermedia tra la banca centrale di tipo europeo e una struttura decentrata con una pluralità di istituti abilitati a emettere moneta. Il FRS è stato oggetto di due ondate di riforme nel 1933 e nel 1935.
Tutte le banche nazionali, cioè le banche commerciali costituite nella forma di società per azioni (per le quali l’affiliazione al FRS è obbligatoria), e numerose banche statali, cioè quelle che, senza essere società per azioni, sono soggette alle leggi dello Stato in cui operano, fanno parte del sistema e sono tenute a depositare una percentuale dei loro depositi sotto forma di riserva presso la Federal reserve bank del loro distretto (per le banche statali l’affiliazione non è obbligatoria). Il territorio dell’Unione è diviso a tal fine in 12 distretti (Atlanta, Boston, Chicago, Cleveland, Dallas, Filadelfia, Kansas City, Minneapolis, New York, Richmond, San Francisco, St. Louis) e le Federal reserve banks, istituite in ogni distretto svolgono la funzione di banche centrali; provvedono cioè all’emissione delle Federal reserve notes a circolazione nazionale – che costituiscono la gran massa della circolazione monetaria americana – e a finanziare le banche membri, oltre che ad attuare la compensazione tra queste (e anche tra altri istituti creditizi affiliati al sistema a questo solo scopo) e a svolgere funzioni di agenti della tesoreria per la riscossione dei tributi, il pagamento di spese e altro. La vigilanza sulle Federal reserve banks e il coordinamento della loro attività è affidata al comitato dei governatori del FRS (il Board of governors, con sede a Washington), la cui attività si ispira al principio di indipendenza della banca centrale dal governo, nonostante i suoi sette membri vengano nominati dal presidente degli USA. Il comitato dei governatori è responsabile della politica monetaria interna e, in stretto contatto con il ministro del Tesoro, della politica del tasso di cambio e delle relazioni monetarie esterne, sorveglia inoltre l’esatta applicazione delle leggi bancarie, determina i tassi di interesse corrisposti dalle banche membri sui depositi, fissa la percentuale obbligatoria di riserva delle banche membri a garanzia dei depositi. È coadiuvato dal Federal advisory council, con funzioni consultive, e dal Federal open market committee, per quel che riguarda le operazioni delle Federal reserve banks sul mercato aperto. Le Federal reserve notes sono emesse dalle singole Federal reserve banks ed entrano in circolazione attraverso le rispettive banche affiliate. A garanzia della propria circolazione in atto, ogni Federal reserve bank deve tenere una copertura integrale in certificati aurei e in titoli di Stato ed effetti commerciali primari.