Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette sul mercato, con il proprio nome, i prodotti realizzati dall’impresa stessa o da imprese esterne a essa collegate; si ha invece la m. commerciale quando un’impresa commerciale, solitamente supermercati o grandi magazzini, appone il proprio nome su prodotti realizzati da imprese produttrici. La m. si distingue, inoltre, in m. individuale, quando l’impresa assegna una m. diversa a ogni prodotto che mette in commercio, e in m. di gruppo, quando l’impresa ricorre alla stessa denominazione per un gruppo di prodotti. La m. (trademark) è esposta alle contraffazioni ma può essere registrata e gode allora di protezione giuridica.
editoria M. tipografica Insegne che editori, tipografi e librai posero ai loro libri per garantirne l’autenticità e proteggerne la proprietà, simili in origine ai monogrammi notarili medievali. Il primo esempio di m. tipografica è nello Psalterium di J. Fust e P. Schoeffer (1457), in forma di stemmi accollati, tipo che si usò molto in Germania nel 14° secolo. In Italia è di frequente uso un cerchio con linee secanti che include le iniziali e cui è sovrapposta talvolta una croce, a doppio o triplice braccio; fra i tipografi, primi a usarla furono N. Jenson e Giovanni da Colonia a Venezia. Altri adoperarono la forma di cuore, di scudo, di ellissi, o la ovoidale, aggiunsero fregi: è il tipo in uso fino al 1540 circa. Altri usarono insegne figurate: l’ancora di A. Manuzio, la fenice dei Giolito, l’albero frondoso degli Estienne. Particolarmente pregevoli, le m. dei tipografi italiani.
Cariche di fregi e simboli sono le m. tipografiche nel Seicento; mentre chiare e semplici tornano a essere nel Settecento. Poi il loro uso decade; sono tornate in onore nel Novecento, per lo più di stile antico.
Particolarità fonologica o morfologica la cui presenza caratterizza uno dei due elementi di una opposizione binaria rispetto all’altro; così, in fonologia, la bilabiale sonora ‹b› di banca rispetto alla sorda ‹p› di panca. Marcato è il termine caratterizzato da una m. fonologica o morfologica.
Nome di monete in uso in Inghilterra nel 12° secolo. M. di valore Segno o segni che indicano il valore e il nome della moneta, in uso sempre più frequente dall’inizio dell’età moderna.
M. di zecca Segno convenzionale posto di solito nel rovescio delle monete per indicare le zecche in cui erano coniate.
storia M. epigrafica Segno che i Romani usavano iscrivere sui blocchi di marmo o altro materiale da costruzione per indicarne la provenienza, la proprietà o il numero ai fini del conteggio del materiale.
trasporti M. dell’aeromobile Gruppo di 5 lettere che identifica un aeromobile civile. Viene rilasciato dall’ente governativo responsabile dell’immatricolazione degli aerei civili (in Italia dal Registro Aeronautico Nazionale, RAN), su richiesta del proprietario del velivolo e deve essere riportato sull’aeromobile stesso e sui documenti a corredo, per il suo esercizio; la prima o le prime due lettere identificano la nazionalità, le altre l’aeromobile.