Texas Stato degli USA meridionali (691.027 km2 con 24.782.302 ab. nel 2009); capitale Austin. Il più esteso della federazione dopo l’Alaska, si affaccia sul Golfo del Messico a SE e confina con il Messico a S e a SO, con il New Mexico a NO, con l’Oklahoma a N, con l’Arkansas a NE e con la Louisiana a E. Dal punto di vista morfologico il territorio comprende regioni molto diverse, procedendo dal Golfo del Messico verso l’interno. La pianura costiera, ricca di dune, è orlata da lunghissimi cordoni litoranei che delimitano lagune e baie (tra cui quelle di Corpus Christi e di Galveston). Da questa fascia pianeggiante, attraverso grandi terrazze, si trapassa, in direzione NO, ai ripiani degli Interior Lowlands e ai Grandi Piani, con un’altezza spesso superiore ai 1000 m e formati da due gruppi distinti, il Llano Estacado e l’Altopiano Edwards. Il settore più occidentale dello Stato, poi, è caratterizzato dalle propaggini meridionali delle Montagne Rocciose, con vette che superano i 2000 m (Guadalupe Peak, 2670 m). Il clima è quasi ovunque caldo, tropicale nella zona pianeggiante e costiera, mentre nei Grandi Piani presenta carattere di continentalità con forti escursioni. Le piogge, abbondanti nel settore sud-orientale, decrescono andando verso O, fino a ridursi a circa 200 mm a El Paso. I fiumi principali sono il Rio Grande, che segue il confine con il Messico, il Canadian River, il Red River, il Sabine, il Colorado, il San Antonio.
Costante è la crescita della popolazione, dovuta principalmente ai saldi migratori attivi. Complesso il mosaico etnico: tra le minoranze, crescente importanza riveste quella degli Ispanici di provenienza messicana (25% della popolazione), particolarmente numerosi a San Antonio e a El Paso. Le due metropoli maggiori sono quelle di Houston e di Dallas; altre città importanti, oltre alla capitale, sono San Antonio, El Paso, Pasadena.
Tutti i settori economici sono notevolmente attivi nello Stato, ma le maggiori risorse sono costituite dalle ricchezze del sottosuolo, soprattutto petrolio e gas naturale. Il T. è anche produttore di magnesio, zolfo ed elio. Importanti le attività primarie: lo Stato è al primo posto nel campo cotoniero e raggiunge livelli molto elevati nelle produzioni cerealicola (sorgo, mais, frumento invernale, orzo, avena), ortofrutticola e, nella regione costiera, risicola. L’allevamento estensivo di bovini e ovini è diffuso su gran parte del territorio. Nel settore secondario, al primo posto sono le raffinerie di petrolio e le industrie petrolchimiche, concentrate lungo la fascia costiera (Houston, Texas City, Corpus Christi, Port Arthur); seguono l’industria chimica, la metallurgia dei metalli non ferrosi, l’industria siderurgica e quella della trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici. Nella seconda metà degli anni 1990 si sono andate affermando le produzioni a tecnologia avanzata, in special modo quelle elettroniche e degli armamenti. Si è così formata presso Dallas un’area tecnologica specializzata (Silicon Prairie), dove si producono parti di computer e apparecchiature elettroniche per le comunicazioni. Oltre a Houston, attivi porti commerciali per l’esportazione soprattutto di petrolio, cotone e frumento sono Port Arthur, Galveston e Corpus Christi. Il territorio dello Stato è attraversato dalla Gulf intracoastal waterway (➔).
storia
La regione, che in epoca coloniale appartenne al Vicereame della Nuova Spagna, era stata esplorata a partire dal 1528 dagli Spagnoli che nel 1682 fondarono il villaggio di Isleta (od. El Paso). Nel 1685 il francese R. La Salle costruì un forte presso la Baia di Matagorda; in risposta gli Spagnoli fondarono allora alcune missioni; San Antonio, fondata nel 1718, divenne il centro principale della regione.
Al momento della dichiarazione d’indipendenza del Messico dalla Spagna (1821), il T. restò unito al nuovo Stato. A partire dal 1821 ebbe inizio una notevole immigrazione nordamericana, con l’introduzione dell’uso della schiavitù. Nel 1835 fu instaurato un governo provvisorio, indipendente da quello del dittatore messicano A. López de Santa Ana, e il 2 marzo 1836 il T. dichiarò la propria indipendenza; seguì una guerra aperta, conclusasi con la vittoria degli insorti. Nel 1845 l’annessione agli USA provocò forti dispute tra schiavisti e antischiavisti, che temevano un rafforzamento del blocco sudista, ed ebbe come conseguenza la guerra tra USA e Messico, conclusa nel 1848 con il trattato di Guadalupe-Hidalgo. Nel 1861 il T. si unì ai secessionisti nordamericani. L’economia dello Stato, tradizionalmente basata su agricoltura e allevamento, conobbe un notevole sviluppo a partire dal 1901, in seguito alla scoperta di ricchi giacimenti petroliferi.