In matematica, e nelle sue applicazioni, grandezza, dimensionata o adimensionata, costante o dipendente da qualche variabile, che, operando su una certa quantità A (per es., la misura di una grandezza), consente di ottenere un’altra quantità B (c. di dilatazione termica, c. di assorbimento ecc.). Con il termine c. si indica anche una grandezza associata, secondo una legge determinata, a un certo ente per rappresentarne una proprietà, o a un certo fenomeno per descriverne una modalità (c. angolare di una retta, c. di torsione ecc.).
In algebra, c. di un monomio, costante (generalmente numerica) del monomio stesso: per es., nel monomio 4√‾‾3x2, il c. è 4√‾‾3; nel monomio 3a2x3y2 il c. è 3a2, se la a viene pensata come una costante e la x e la y invece come variabili; nello stesso monomio, il c. della x (relativo alla sola variabile x) è invece 3a2y2. I c. di un polinomio sono i c. dei monomi che lo compongono; in particolare, i c. di un’equazione algebrica sono i c. del polinomio che, eguagliato a zero, dà luogo all’equazione stessa.
C. angolare Il c. angolare di una retta r in un piano π rispetto a un dato sistema di riferimento cartesiano, è la tangente trigonometrica dell’angolo α che la r forma con l’asse delle x. Non dipende dall’orientamento di r; esprime, in altri termini, la pendenza di r rispetto all’asse x. Se l’equazione di r è ax+by+c=0, in forma esplicita, y=mx+n, il suo c. angolare è tg α=m=−a/b.
In economia aziendale, c. d’esercizio è il rapporto tra le spese sostenute in un esercizio finanziario e gli introiti nel medesimo periodo. L’esercizio è quindi attivo, se il c. è minore di 1; è passivo se il c. è maggiore dell’unità. C. di circolazione della moneta è sinonimo di velocità di circolazione (➔) della moneta.
C. tecnico di produzione È la quantità di ogni fattore di produzione (materia prima da trasformare, prodotto energetico, lavoro di determinata qualificazione ecc.) occorrente a produrre un’unità di un determinato prodotto, date le conoscenze tecnologiche disponibili e nell’ipotesi di uso efficiente delle risorse. I c. tecnici di produzione possono essere costanti o variabili al variare della quantità prodotta. Nel primo caso si parla di una tecnologia a c. fissi o costanti, nel secondo di una tecnologia a c. variabili. L’analisi delle attività (➔) e la teoria delle interdipendenze (➔) strutturali studiano processi produttivi a coefficienti costanti.