Velocità di f. La velocità che deve possedere un corpo lanciato verticalmente dalla superficie di un astro per sfuggire al campo gravitazionale dell’astro stesso. In tabella sono date le velocità di f. dalla superficie del Sole, di alcuni pianeti, fra cui la Terra, e della Luna. Anche le molecole dei gas costituenti l’atmosfera dell’astro potrebbero raggiungere la velocità di f. e abbandonarlo, privandolo pertanto di atmosfera; ciò si è verificato, per es., per la Luna.
In psichiatria, crisi impulsiva di automatismo ambulatorio; può essere di tipo epilettico o isterico (il soggetto abbandona improvvisamente, senza piani o preparativi, l’ambiente abituale e vaga senza meta e senza conservare in seguito alcun ricordo), oppure derivante da disadattamento (il soggetto reagisce con una f., ordinata e della quale conserva memoria, a situazioni familiari o sociali intollerabili). F. nella malattia Denominazione introdotta da S. Freud per designare il processo mediante il quale il soggetto cerca nella nevrosi il modo per sfuggire ai propri conflitti psichici.
Forma musicale contrappuntistica in stile imitativo, in cui un tema principale (soggetto) viene esposto dalle varie voci, accompagnato da temi secondari (controsoggetti), e ripreso, sia nel suo disegno originario sia in altri derivati lungo un logico giro di tonalità, entro uno schema che comprende: esposizione (dedicata al soggetto), svolgimento (ove emergono gli altri temi), divertimento (con ulteriori divisioni dei temi) e stretto (le entrate delle varie voci sono ravvicinate). La f. raggiunse il suo apogeo in età barocca, specialmente nell’opera di J.S. Bach.
Nella teologia morale cattolica, in senso specifico, la f. è la passione per cui l’uomo rifugge da un male futuro: passione che può diventare immoderata e anche un peccato capitale (l’accidia) quando porti a trascurare i propri doveri e l’esercizio della religione. In senso generale, la f. può essere un obbligo, o un atto di viltà, o il sottrarsi a un dovere, secondo il fine della f., l’oggetto da cui si fugge, e gli obblighi a cui si è astretti.
La regola generale, fissata già dall’antichità cristiana, è che la f. è peccaminosa quando equivalga a una negazione della fede o a violare un dovere; ma che nello stesso tempo il martirio va subito, e talvolta affrontato, ma non cercato volontariamente. Inoltre, la f. non è lecita quando implichi abbandono del proprio posto (casi del parroco o del medico durante un’epidemia, del soldato e simili). È invece lecita per sottrarsi alla pena (il reo non è obbligato a confessarsi tale, tanto meno quindi a cooperare alla propria punizione).
F. in Egitto Quella di s. Giuseppe, di Maria Vergine e di Gesù, per sottrarsi all’ordine di uccidere i bambini dato da Erode (Matteo 2, 13-18): tema su cui ha molto ricamato la leggenda nei Vangeli apocrifi, dai quali ha tratto ispirazione l’arte cristiana.
In elettrotecnica, il circuito di f. è spesso costituito solo da un condensatore, inserito tra un punto di un circuito e la terra.