• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

composito

Enciclopedia on line
  • Condividi

Architettura

Ordine composito

Ordine di creazione romana, nato dalla modificazione del corinzio (➔ ordine).

Tecnica

In generale, nella scienza dei materiali, categoria di materiali ottenuti dall’accoppiamento di sostanze diverse così da sfruttare le proprietà positive di ciascuna di esse. Negli ultimi anni del 20° sec. si è ritenuto opportuno distinguere tra strutture c. e materiali compositi.

Strutture composite

Le strutture c. sono formate da vari elementi che svolgono ciascuno determinate funzioni di resistenza meccanica; tipici esempi sono le strutture sandwich, formate da due laminati (pelli) separati da un distanziatore indeformabile (anima) cui sono vincolati con un adesivo; lo scopo è quello di ottenere manufatti molto leggeri e con elevata rigidità flessionale: come anima si può impiegare un materiale espanso (schiuma) a bassa densità, un nido d’ape o una lamina grecata, come nel cartone ondulato. I materiali impiegati, sia per l’anima sia per le pelli, possono essere dei polimeri o delle leghe leggere o ultraleggere; mentre i sandwich a nido d’ape trovano importanti applicazioni nel settore aerospaziale, quelli che utilizzano materiali più semplici ed economici (schiume, cartone ondulato) sono principalmente impiegati nel settore dei trasporti, della nautica, dell’imballaggio ecc. Altri esempi di strutture c. possono essere considerati il cemento armato, in cui il ferro supplisce con la sua resistenza a trazione alle deficienze del calcestruzzo, i pneumatici, formati da gomme, fibre e fili d’acciaio, i metalli placcati ecc.

Materiali compositi

I materiali c. sono invece costituiti da almeno due componenti (uno dei quali viene aggiunto all’altro per rinforzarlo da un punto di vista meccanico) fisicamente distinti, ma aderenti l’uno all’altro a livello microscopico, in modo da costituire, a livello macroscopico, un insieme strutturale omogeneo. Il costituente di base è la matrice, l’altro il rinforzo (fibre continue o tagliate, tessuti, stuoie, feltri, talvolta particelle, anche se meno efficaci delle fibre); il compito principale della matrice è quello di trasferire lo sforzo applicato al rinforzo, cui è delegata la resistenza meccanica. In base alla natura della matrice, indipendentemente dal tipo di rinforzo, i materiali c. si distinguono in: c. a matrice polimerica, c. a matrice metallica, c. a matrice ceramica. I materiali c. a matrice polimerica sono i più diffusi essendo i meno costosi e i più leggeri; per le matrici si sono adottate resine termoindurenti, fenoliche, epossidiche, poliammidi-immidiche, polieterochetoniche (PEEK); fra le fibre, sono molto usate quelle in vetro, in carbonio e anche quelle organiche (per es., in kevlar); questo tipo di materiali c. trova importanti applicazioni nel settore dei trasporti (automobilistico, nautico, aeronautico). Esempi di materiali c. a matrice polimerica sono le vetroresine (resine termoindurenti di poliestere con fibra di vetro) e le carboresine (resine termoindurenti epossidiche con fibre di carbonio). Poiché le proprietà dei materiali c. variano con la composizione, modificando la matrice, il tipo e l’entità del rinforzo, si può ottenere una vasta gamma di prestazioni sia meccaniche sia fisiche: è possibile infatti prevedere e calcolare, in base alle caratteristiche costituzionali del c., le prestazioni risultanti, e pertanto questi materiali possono essere progettati per soddisfare requisiti predefiniti; questa possibilità di selezionare e di finalizzare le prestazioni a seconda dell’impiego ha contribuito a estendere l’applicazione dei c. in molti settori, in sostituzione di materiali tradizionali (metalli, legno, ceramiche). I materiali c. a matrice metallica sono costituiti da un metallo a bassa temperatura di fusione (alluminio, magnesio, rame), talvolta da leghe di ferro o nichel; sono rinforzati con fibre metalliche, ceramiche, di vetro o di kevlar e anche con whisker o filamenti sottili, che per la loro caratteristica di macrocristalli allungati hanno elevati carichi di rottura. Il costo di preparazione riserva questo tipo di materiali c. ad applicazioni particolari (parti di veicoli spaziali, pale di elicotteri ecc.). I materiali a matrice ceramica o vetrosa, opportunamente rinforzata (per es., matrice vetrosa rinforzata con fibre di carbonio), hanno proprietà meccaniche (resistenza, tenacità) confrontabili con quelle dei metalli, ma per la difficoltà di preparazione il loro impiego è limitato.

Vedi anche
kevlar Denominazione commerciale di fibre organiche usate in materiali compositi a matrice polimerica, in particolare resine epossidiche. ● Le fibre di kevlar si ottengono per policondensazione di p-fenilendiammina e cloruro di tereftaloilil. Hanno carico di rottura elevato e bassa densità (1,44 g/cm3): per ... whisker Materiale costituito da fibre metalliche o ceramiche, fondenti ad alte temperature e con elevato rapporto tra lunghezza, che va da decine di millimetri (whisker di oro, argento, ferro) fino a decimi di millimetro (whisker di nichel, cobalto), e diametro, in genere minore di 10 mm. Il whisker, di eccezionali ... materiale In senso ampio, sostanza particolare avente determinati caratteri; ha quindi significato vicino a quello di materia, ma mentre materia indica per lo più una sostanza omogenea, materiale può indicare un insieme di sostanze anche non omogenee, le quali abbiano in comune soltanto la destinazione a un’unica ... lega Materiale composto da due o più elementi chimici di cui quello presente in maggiore quantità deve essere un metallo. Fra i metalli, soltanto rame e piombo possono essere utilizzati non legati, tutti gli altri sono utilizzati in lega. 1. Generalità Una lega, per essere considerata tale, deve possedere ...
Indice
  • 1 Architettura
    • 1.1 Ordine composito
  • 2 Tecnica
    • 2.1 Strutture composite
    • 2.2 Materiali compositi
Categorie
  • STRUTTURE ARCHITETTONICHE in Archeologia
  • STRUMENTI E TECNOLOGIA APPLICATA in Ingegneria
  • ARCHITETTURA E URBANISTICA in Arti visive
Tag
  • SCIENZA DEI MATERIALI
  • MATERIALI COMPOSITI
  • CEMENTO ARMATO
  • CALCESTRUZZO
  • POLIMERI
Altri risultati per composito
  • COMPOSITI, MATERIALI
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (App. IV, I, p. 497) Notevole è stato lo sviluppo dei m.c. in questi ultimi anni, specie di quelli con matrice polimerica che hanno potuto disporre di fibre con caratteristiche meccaniche elevate. Anche nei m.c. a matrice metallica e ceramica si sono realizzati progressi sensibili, ma le maggiori difficoltà ...
  • COMPOSITI, MATERIALI
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    I m. usati nelle varie applicazioni non hanno sempre l'insieme dei requisiti desiderabili, così alcuni sono molto duri, ma troppo fragili, altri presentano elevate resistenze a compressione ma non a trazione o a flessione, ecc. In molti casi si sopperisce a queste mancanze accoppiando m. diversi, cercando ...
Vocabolario
compòṡito
composito compòṡito agg. [dal lat. composĭtus, part. pass. di componĕre «comporre»]. – 1. Composto: questo non seguita nelle cose miste e c. (B. Castiglione); macchina c., v. compound; per estens., eterogeneo, risultante dalla fusione di...
compòṡite
composite compòṡite (o compóste) s. f. pl. [lat. scient. Compositae, propr. part. pass. del lat. class. componĕre «comporre»]. – Piante dicotiledoni simpetale considerate in alcune classificazioni una famiglia dell’ordine delle sinandre,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali