Impianto di trasporto in condotta di petrolio grezzo o di prodotti derivati liquidi. Esistono o. per raccolta, per trasporto, per distribuzione.
Il petrolio estratto dai pozzi petroliferi viene convogliato con o. a impianti di raccolta dove l’acqua e i gas eventualmente presenti vengono separati. Dai vari centri di raccolta il petrolio viene trasportato attraverso o. di diametro crescente e in quantità sempre maggiori ai terminali di caricazione delle navi cisterna, o direttamente alle raffinerie. Dalle raffinerie i prodotti derivati da petrolio greggio vengono trasportati con o. ai depositi per il carico di autobotti che consegnano i prodotti ai vicini clienti e alle stazioni di servizio per gli automobilisti. O. sono stati inoltre usati per il trasporto di alcuni prodotti speciali come ammoniaca, etilene, propilene, oppure per il trasporto di carbone usando come veicolo l’acqua.
Un o., costruttivamente simile a un gasdotto risulta costituito da una tubazione di acciaio, a elementi saldati, protetta dalle corrosioni mediante bitumatura esterna, fasciatura con uno o più strati di nastro di fibre di vetro catramato o con altri materiali di rivestimento, collegata spesso a stazioni di protezione catodica. Durante tutte le fasi della produzione dei tubi destinati alla realizzazione di un o. si ha un accurato controllo con sofisticati mezzi di indagine per individuare eventuali difetti. Le prove non distruttive sui tubi riguardano sia il materiale sia le saldature.
Un o. può essere messo in opera fuori terra, specie nei climi caldi, oppure interrato, alla profondità di 1-2 m, per evitare gli effetti del freddo specie nei riguardi della viscosità del liquido trasportato, oppure anche sommerso. Stazioni di pompaggio all’imbocco e, eventualmente, altre intermedie lungo il percorso provvedono alla circolazione del liquido entro la condotta, mantenendolo a pressione di 60-80 e anche 100 bar. Il liquido si muove a velocità dell’ordine di pochi m/s.
Per la messa in opera i singoli tronchi di condotta sono trasportati allineati lungo il tracciato, quindi collegati mediante saldatura elettrica a formare la condotta. Prima che la condotta posata entri in esercizio si effettua la pulizia interna mediante un apparecchio raschiatore che viene fatto avanzare, tra una stazione di pompaggio e la successiva, sotto la spinta di acqua o di aria compressa. Analogamente si procede per le pulizie periodiche. Anche durante l’esercizio è effettuato il controllo della tubazione mediante prove non distruttive, inviando nella condotta, spinto dal liquido, un dispositivo a raggi X.
Gli o. presentano alcuni vantaggi intrinseci sugli altri mezzi di trasporto di liquidi (navi, chiatte, carri cisterna ferroviari, autocisterne). Infatti sono mezzi di trasporto continui, silenziosi, non subiscono le dicotomie dovute al viaggio a vuoto, non sono influenzati da condizioni atmosferiche o dagli intasamenti del traffico. Tutta l’energia richiesta negli o. è impiegata per il trasporto del liquido e nulla è usato per il movimento del mezzo di trasporto; inoltre gli o. non inquinano l’ambiente. Tuttavia hanno lo svantaggio di mancare di flessibilità: una volta costruiti possono trasportare liquidi tra punti lungo una rotta fissa e il volume massimo trasportabile è definito entro limiti abbastanza precisi. Inoltre i costi operativi, per la maggior parte fissi (ca. il 75%), vengono sostenuti al momento della costruzione e sono quindi in larga parte indipendenti dal quantitativo di liquido trasportato. Perciò se il volume previsto diminuisce, il costo di trasporto per unità di volume aumenta e altri mezzi di trasporto tendono a diventare più economici. In generale l’o. è il mezzo più economico per trasporti via terra, purché i volumi siano adeguati. Gli o. sono talvolta economici anche rispetto a trasporti via acqua, quando sussistono particolari condizioni geografiche. La previsione dei volumi da trasportare è la fase più delicata in quanto deve prevedere lo sviluppo di richieste di energia in un arco di tempo di 10 o 20 anni. Per questa ragione diverse compagnie petrolifere si associano per costruire grandi o., aumentando i volumi previsti e diminuendo i rischi commerciali e i costi di trasporto.