chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente un determinato argomento storico, biografico o critico o dà una breve descrizione di un luogo o di un carattere.
Scritto espositivo, di cui si hanno tre tipi: il s. che dà un riassunto dell’esperienza e dell’informazione dell’autore intorno a un argomento; il s. che offre una disquisizione non formale intorno a un punto del costume o del gusto; il s. che si serve del normale processo espositivo a fine burlesco. È in quest’ultima forma, nelle sue varietà, che il s. trova il suo vero e proprio campo e la sua genealogia storicamente accertabile, dall’epistolografia degli antichi all’articolo di terza pagina dei quotidiani italiani moderni. Il tono peculiare del s., di disinvoltura e familiarità col lettore, viene infatti dalla forma epistolare che ne è alle origini, adottata da Cicerone, accanto al dialogo (di origine platonica), per più comoda e divulgativa esposizione di soggetti filosofici. Gli opuscoli morali di Plutarco, le epistole e qualche trattatello di Seneca, di questo tipo, offrirono modelli ai Padri della Chiesa, Plutarco ai greci, Seneca ai latini. Della forma epistolare si servirono gli umanisti per la trattazione di soggetti eruditi; anche se il pretesto epistolare spesso era appena accennato, il suo influsso si faceva sentire nella spigliatezza del ragionamento che legava insieme quel florilegio di massime degli antichi, di esempi e di aneddoti, che costituiva il nucleo dei trattatelli umanistici. Trattatelli di quel tipo sono appunto i meno originali tra gli essais di M. de Montaigne, che fu il primo a definire s. questo genere di componimento. Montaigne, d’altronde, accentuò il sapore d’intimità e familiarità, sostituendo al tono ancora anonimo e cattedratico (nonostante la finzione epistolare) dei predecessori classici e umanistici la sua piana e adorna conversazione di perfetto gentiluomo. Egli finì di dare al s. quel deciso carattere di esposizione delle proprie opinioni, talora dettate da idiosincrasie personali, spesso anzi da momentanei capricci, che doveva esser così fecondo di sviluppi. Mentre i saggi di F. Bacone segnano il punto d’arrivo della tradizione umanistica del s., i più originali tra quelli di Montaigne segnano il principio della tradizione moderna che si afferma con J. Addison. Il fine didascalico, moraleggiante proprio delle prime origini del s., fu molto accentuato in un’età, quale il Settecento inglese, in cui la satira dei costumi e il vagheggiamento di forme ideali di società costituivano motivi dominanti in letteratura. Le opinioni erano illustrate con la presentazione di tipi, insieme curiosi e istruttivi, con l’introduzione di episodi più o meno divertenti e di lettere reali o immaginarie. Così nei saggisti inglesi del Settecento confluirono tutte le varie tendenze del s.: quella etica che datava dalle epistole morali di Seneca, quella umoristica che era fiorita nei capitoli, nelle cicalate, nelle baie di F. Berni e in genere del Cinquecento italiano, quella più intima e autobiografica che portava l’impronta di Montaigne (per es., le Recollections of childhood di R. Steele). Lo sviluppo del giornalismo dissocerà poi l’articolo di fondo di carattere polemico dal s. vero e proprio, che diverrà l’articolo di terza pagina. tecnica In tecnologia meccanica, prova, esperimento con cui si vogliono accertare la qualità o le proprietà di elementi meccanici, materiali, strutture ecc.; in particolare, l’operazione di accertamento del titolo di un metallo prezioso. L’Ufficio provinciale metrico del s. e del marchio dei metalli preziosi, su richiesta degli interessati, esegue tale operazione e provvede, a norma di legge, all’applicazione del marchio ufficiale sul metallo analizzato per garantirne la qualità; fornisce inoltre a chi commercia in preziosi e a chi fabbrica o importa oggetti contenenti platino, oro e argento gli speciali punzoni per l’applicazione del marchio della ditta.