Aggettivo spesso usato con particolare riferimento all’oro, che costituisce la garanzia della moneta circolante, e in relazione alla circolazione monetaria, in quanto basata sull’oro e l’argento. Punti m. superiori e inferiori Nel corso dei cambi, i punti al di sopra e al di sotto dei quali non conviene ricorrere al mercato delle divise per saldare un debito con l’estero o riscuotere un credito, ma conviene invece spedire all’estero l’oro o l’argento o farlo venire, pur tenendo conto delle spese di trasporto e assicurazione. Presupposti del funzionamento dei punti m. sono la piena convertibilità dei biglietti in oro o argento e la libertà di esportazione e importazione del metallo: la loro azione è quindi legata a situazioni storiche superate. Nell’epoca in cui vigeva il sistema aureo, quando il prezzo delle divise estere in termini di moneta nazionale saliva oltre il punto m. superiore o discendeva al di sotto di quello inferiore (corrispondenti al prezzo del metallo equivalente al quantitativo di unità monetarie nazionali necessario per acquistare un’unità estera, in condizioni di cambio alla pari, aumentato o diminuito delle spese per il trasporto e l’assicurazione del metallo stesso), il debitore dell’estero poteva cambiare biglietti in metallo presso la banca di emissione e il creditore che si faceva arrivare il metallo poteva a sua volta facilmente trasformarlo in biglietti. L’uscita o l’entrata del metallo che ne conseguivano determinavano inoltre diminuzione o aumento del livello dei prezzi interni e influivano quindi sul corso dei cambi correggendone l’iniziale squilibrio e riportandolo a coincidere con la parità. Teoria m. (o metallista) della moneta Teoria che fa derivare il valore della moneta dal valore del metallo prezioso in essa contenuto e considera il valore legale attribuito alla moneta stessa dallo Stato all’atto della coniazione come puro riconoscimento del valore intrinseco della moneta-merce. Tale teoria, che ebbe la prima formulazione scientifica a opera di studiosi come J.S. Mill e J.E. Cairnes e dominò nel 19° sec., è indubbiamente valida come spiegazione dell’origine storica della moneta, ma è insufficiente a spiegarne le successive evoluzioni; per questo è stata lungamente combattuta dai sostenitori della teoria cartalista o statale della moneta (soprattutto G.F. Knapp e F.A. Walker), i quali, rifacendosi alle teorie nominaliste medievali della moneta-segno, facevano dipendere il valore della moneta dalla volontà dello Stato (➔ moneta).
Le costruzioni realizzate con elementi m. uniti mediante opportuni collegamenti (chiodature, saldature, bulloni) trovano il loro naturale campo d’impiego nelle strutture reticolari, formate da aste m. collegate nei nodi: centine di ponti, ponti ferroviari, grandi coperture di stabilimenti, mercati, stazioni ecc. Le strutture di acciaio si sono affermate anche per la costruzione di edifici civili di una certa importanza; l’ossatura portante è realizzata con travi e pilastri formati da normali profilati o con elementi tubolari o composti a doppio T, a C o con sezioni appositamente studiate per le funzioni alle quali debbono assolvere; anche le strutture orizzontali (solai, coperture) sono realizzate con travetti di acciaio portanti lamiere grecate che, con la soletta di calcestruzzo, costituiscono il piano continuo orizzontale. Le strutture di acciaio hanno notevoli vantaggi sulla struttura tradizionale in muratura o in cemento armato: minor peso, più rapido montaggio, maggiore possibilità di prefabbricazione delle varie parti con uso di materiali e manufatti moderni (pannelli di facciata e tramezzi di lamiera stampata e saldata), rapida e razionale sistemazione dei vari elementi degli impianti (tubazioni e canalizzazioni varie in alloggiamenti appositi).