Sito Internet che riceve e pubblica documenti, soprattutto militari e diplomatici, coperti da segreto; il servizio, gestito dall’omonima organizzazione senza scopo di lucro, consente l’invio di materiale riservato e garantisce alle fonti l’anonimato. W. è stato creato da J. Assange, giornalista di origini australiane, programmatore e attivista. Non ha un organigramma strutturato e molti membri dello staff, come pure alcuni dei fondatori, rimangono sconosciuti. Anche l’elenco dei sostenitori che con le loro offerte finanziano il progetto non è pubblico.Il dominio Internet wikileaks.org è stato registrato il 4 ott. 2006, mentre il primo documento, che prova l’esistenza di un complotto per assassinare i membri del governo somalo, è stato pubblicato nel dic. dello stesso anno. Originariamente pensato come un sito ‘wiki’, cioè con contenuti modificabili dagli utenti, W. ha optato poi per un modello di pubblicazione tradizionale con un gruppo di persone che si riserva di verificare l’autenticità del materiale prima di diffonderlo in rete. Nel 2008 il sito è stato chiuso su sentenza di un tribunale della California dopo la denuncia della banca svizzera Julius Bär. L’istituto si riteneva diffamato da documenti che l’accusavano di supportare l’evasione fiscale e il riciclaggio. Il 29 febbr. 2008, il giudice ha autorizzato la riapertura del sito citando il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America.W. ha cominciato a farsi conoscere con la pubblicazione del manuale militare utilizzato dagli americani nella prigione di Guantanamo. Ma è stato con la diffusione di video e documenti secretati relativi alla guerra in Iraq che il sito si è imposto all’attenzione mondiale. In particolare in un filmato diffuso in rete nell’apr. 2010 e risalente al 2007, si vede un elicottero dell’esercito degli Stati Uniti sparare e uccidere dodici civili a Baghdad, tra cui due giornalisti dell’agenzia di informazione Reuters. Tre mesi dopo W. ha reso pubblici 76.900 documenti interni dell’esercito americano sulla guerra in Afghanistan. A ott. è stata la volta di ca. 400.000 file segreti sul conflitto iracheno, che documentano torture e stragi di civili da parte dei soldati americani. Il presunto responsabile della fuga di notizie, l’analista dell’intelligence USA Bradley Manning, è stato arrestato. A partire dal 28 nov. 2010 W. ha dato il via alla pubblicazione di oltre 250.000 documenti contenenti informazioni confidenziali scambiate tra centinaia di ambasciate e sedi diplomatiche statunitensi nel mondo e il dipartimento di Stato americano. I cablo sono stati distribuiti a cinque testate giornalistiche internazionali partner di W. (il settimanale tedesco «Der Spiegel», il quotidiano spagnolo «El País», il francese «Le Monde», il britannico «The Guardian» e lo statunitense «The New York Times»). Si è trattato della più grande fuga di notizie della storia. Le notizie hanno occupato per giorni le prime pagine dei giornali e provocato contraccolpi nelle relazioni internazionali. A fine 2010 il numero due dell’organizzazione, il tedesco Daniel Domscheit-Berg, ha rassegnato le dimissioni per dissidi con Assange e dato alle stampe un libro in cui lo accusa di «scarsa trasparenza».W. ha ricevuto elogi e critiche. Secondo la Casa Bianca la diffusione di documenti riservati mette in pericolo le vite di molti collaboratori e informatori americani in Iraq e in Afghanistan e «costituisce un attentato alla sicurezza nazionale». I sostenitori del sito credono invece che la pubblicazione di file riservati sia una battaglia per la libertà, la democrazia e la trasparenza di governi e aziende. Nel settembre del 2011 il giornalista australiano ha annunciato su Twitter di avere pubblicato on line nel sito di W. l'archivio dei documenti diplomatici riservati in suo possesso, rendendoli accessibili mediante l'immissione di una parola-chiave. Nell'ottobre dello stesso anno il sito ha annunciato di essere costretto a sospendere temporaneamente le pubblicazioni per una grave crisi finanziaria dovuta al blocco economico operato ai suoi danni da Visa e Mastercard. La figura di Assange divide l’opinione pubblica: oltre a essere considerato dal Pentagono «un pericolo pubblico per gli Stati Uniti», il capo di W. è inseguito da un mandato d’arresto svedese. La Procura di Stoccolma lo accusa di quattro capi di imputazione (due reati di molestie sessuali, uno di stupro e uno di coercizione illegale), addebiti per i quali ne ha chiesto l'estradizione e che l’australiano respinge parlando di complotto. Il 7 dic. 2010 Assange si è costituito presso le autorità del Regno Unito, ed è stato nei mesi successivi al centro di un'intricata vicenda giudizia che nell'agosto 2012 è culminata con l'ottenimento dell'asilo politico dell'Ecuador, nella cui ambasciata di Londra il giornalista si era rifugiato per evitare l'estradizione in Svezia, dove deve essere processato per i reati ascrittigli. Nel luglio 2013, dall'ambasciata dell'Ecuador, Assange ha fondato il partito Wikileaks, il cui obiettivo principale è la trasparenza, che si è presentato alle elezioni legislative australiane svoltesi nel mese di settembre, guadagnando però solo l'1,19% dei consensi e non ottenendo rappresentanza parlamentare. Più recentemente, nel marzo 2017 il sito ha pubblicato 8761 file sulla divisione della CIA che sviluppa software e hardware per sostenere operazioni di spionaggio effettuate attraverso cybertecnologie in grado di controllare televisori, smartphone e app.