Contratto con il quale le parti in conflitto d’interessi, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una lite già cominciata o prevengono una lite che può sorgere (art. 1965 c.c.). La t. presuppone la pendenza di una controversia giudiziaria ovvero la possibilità di detta controversia, e cioè un conflitto (anche solo virtuale) tra le parti determinate. Quale mezzo diretto al fine della composizione del conflitto, è previsto che con le reciproche concessioni, in cui si realizza il meccanismo del procedimento transattivo, si possono creare, modificare o estinguere anche rapporti giuridici diversi da quello che ha formato oggetto della pretesa o della contestazione fra le parti (t. novativa). In considerazione della sua natura, la t., potendo creare, modificare o estinguere rapporti giuridici, deve ritenersi contratto a titolo oneroso. I soggetti partecipanti alla t. debbono essere giuridicamente capaci di disporre dei diritti che formano oggetto della controversia: d’altra parte la t. è nulla se investe diritti, per loro natura, o espressa disposizione di legge, sottratti al potere dispositivo delle parti. La t. non è annullabile per errore di diritto, riguardante le questioni controverse; non è impugnabile per causa di lesione; è nulla se relativa a un contratto illecito. È invece annullabile se una delle parti era consapevole della temerarietà della pretesa; se è fatta relativamente a un titolo nullo; se fatta sulla base di documenti poi riconosciuti falsi; se si verifichi la scoperta di documenti occultati dall’altra parte; se fatta su lite già decisa con sentenza passata in giudicato della quale anche una sola delle parti non avesse notizia. L’inadempimento delle obbligazioni derivanti dalla t. non può provocare la risoluzione della t. stessa se i rapporti preesistenti, investiti dal contratto transattivo, debbano ritenersi estinti per novazione, purché la risolubilità non sia stata espressamente prevista dagli interessati.
Nel linguaggio tecnico-economico, qualsiasi operazione commerciale (vendita, affitto, prestito) che dà origine ad accreditamenti o addebitamenti registrati in partita doppia dai soggetti contraenti. Più in particolare, una t. comporta il trasferimento di valori economici (nella forma di beni, servizi, moneta, crediti o titoli in genere) anche quando questi sono acquistati o forniti senza corrispettivo economico (in quest’ultimo caso si parla di t. unilaterali). Le t. che non danno luogo a trasferimenti materiali di beni, come, per es., le rimesse o i redditi da fattori produttivi, prendono il nome di t. invisibili.
Concetto introdotto da J. Dewey e M. Bentley per indicare una forma di relazione che non presuppone, come già dati, i termini che la costituiscono. Nel modello transazionale, il processo conoscitivo non è caratterizzabile nei termini tradizionali di una relazione tra soggetto/oggetto, visto che sia la relazione sia i termini in gioco acquistano una precisa definizione in quanto mutualmente correlati fra loro (nel classico esempio di Dewey e Bentley non esistono né compratori né venditori di per sé al di fuori della relazione, t. commerciale, che li individua come tali). Un’applicazione originale delle idee deweyane è stata tentata in psicologia della percezione da un gruppo di studiosi americani (tra i principali A. Ames, H.A. Cantril, W.H. Ittelson, F.P. Kilpatrick). La percezione (quella visiva essenzialmente) è considerata come un processo in cui il soggetto non si limita a rispecchiare più o meno fedelmente una realtà esterna data, ma interviene attivamente a ‘costruire’ l’oggetto percepito. Analisi transazionale Teoria della personalità elaborata dallo psichiatra e psicanalista Eric Berne (Montréal 1910 - San Francisco 1970), basata sulla postulazione di tre diversi stati fondamentali dell’Io: Bambino (archeopsiche), Genitore (eteropsiche), Adulto (neopsiche), in relazione tra loro. Mentre l’analisi strutturale ha per oggetto i conflitti interni, l’analisi transazionale esamina i rapporti interpersonali (per t. s’intende il rapporto tra i vari stati o livelli di una persona e quelli di un’altra). Nella psicoterapia di gruppo, che si propone di portare il paziente al raggiungimento del controllo sociale attraverso varie fasi (analisi strutturale, analisi transazionale propriamente detta, analisi dei giochi, analisi del copione), i pazienti sperimentano le diverse t. possibili, giungendo a prendere coscienza dell’inadeguatezza alla realtà di scenari di vita personali fissati fin dall’infanzia.