Stato dell’Asia. Il territorio si estende lungo la costa nord-occidentale dell’isola di Borneo ed è circondato dallo Stato malese di Sarawak, che vi protende una striscia di territorio, separandolo in due parti.
Il B. occupa una pianura costiera, paludosa e invasa da mangrovie, e due appendici interne, che si spingono fino ai primi rilievi dei Monti Crocker. Densamente popolato, i suoi abitanti sono costituiti in gran parte da Malesi (70%), cui si aggiungono Cinesi e Indiani e, all’interno, gruppi indigeni (Daiacchi ecc.). La quota della popolazione di etnia malese tende a crescere soprattutto a causa dell’emigrazione di molti Cinesi, conseguenza di una politica che tende a valorizzare la cultura malese e a caratterizzare lo Stato in senso islamico. La popolazione è concentrata soprattutto nella capitale Bandar Seri Begawan (oltre 27.000 ab.) e intorno ai centri petroliferi, dove si è anche avuta un’immigrazione di manodopera dai territori vicini.
L’economia del paese dipende quasi interamente dalle risorse di petrolio e di gas naturale, i cui proventi servono a finanziare progetti di sviluppo tesi a diversificare la struttura produttiva. L’agricoltura (riso, banane, agrumi, manioca, palma da cocco) ha perso gran parte della sua importanza. Le foreste danno una discreta quantità di legname e di caucciù. I giacimenti petroliferi – 219.300 barili al giorno (2006) – di Seria, Ampa e Jerudong sono collegati con oleodotto alle raffinerie di Lutong nel Sarawak; il gas naturale estratto a Seria è destinato prevalentemente alla produzione di energia elettrica. In campo industriale sono sviluppati i settori petrolchimico, cantieristico, alimentare, tessile, del legno e della gomma. Grazie all’esportazione di petrolio e di gas naturale la bilancia commerciale è in attivo.
Per il valore del PIL pro capite (38.005 dollari stima 2008), il B. si colloca fra i primi 15 paesi della graduatoria mondiale, accanto a molti Stati occidentali e in posizione simile, ma migliore, rispetto a quella dei classici produttori di petrolio del Vicino e Medio Oriente. Com’è ovvio, tale indicatore reddituale non è sufficiente per catalogare il B. tra i paesi sviluppati, considerando la sua schiacciante dipendenza dalla produzione di idrocarburi e dalla loro esportazione (diretta per oltre la metà verso il Giappone), le disparità di ricchezza, le condizioni sociali tuttora largamente insoddisfacenti. Il governo ha pertanto intrapreso una serie di iniziative volte a ingrandire e differenziare il modesto apparato industriale, a stabilire relazioni commerciali con un maggior numero di paesi, nonché a favorire, attraverso agevolazioni fiscali, investimenti esteri nei settori secondario e terziario. Il porto principale è quello di Muara.
Nel 16° sec. l’autorità del sultano di B. si estendeva sul Borneo, su parte delle isole Sulu e sulle Filippine, ma nei secoli successivi il B. perse la maggior parte dei propri territori a opera di Olandesi e Inglesi. Nel 1888, ridotto ai confini attuali, il sultanato fu posto sotto la protezione del Regno Unito. Occupato dal Giappone dal 1941 al 1945, tornò poi sotto il controllo inglese e solo nel 1984 divenne indipendente nell’ambito del Commonwealth.
Il sultanato ha mantenuto le sue tradizionali caratteristiche di regime assoluto. Il sultano Hassan al-Bolkiah, asceso al trono nel 1967, in seguito all’abdicazione del padre, Omar Ali Saifuddin (sultano dal 1950), ha rafforzato il carattere islamico della monarchia e ribadito il ruolo fondamentale della famiglia reale nello Stato. Solo nel 2005 ha consentito la creazione di un Parlamento di 25 membri, tutti peraltro di nomina reale e privi di effettivi poteri.