Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, come nella ginestra comune; l’ovario o pistillo l., che non aderisce al ricettacolo del fiore.
La formazione l. di cellule è la produzione, da una cellula madre, di più cellule che rimangano all’interno della sua parete cellulare, per es. la formazione delle ascospore nello sporangio.
L. convincimento del giudice Con riferimento al processo civile, al fine di decidere la controversia, il giudice forma il proprio convincimento circa la veridicità dei fatti allegati dalle parti mediante il vaglio prudente delle prove assunte nel corso del giudizio (art. 116 c.p.c.), sulla base di criteri che dovrebbero sempre essere esplicitati nella motivazione della sentenza, in modo da consentirne un riesame, sia pure limitato, da parte del giudice dell’impugnazione.
In deroga a tale regola, l’ordinamento italiano disciplina anche mezzi di prova il cui valore è predeterminato dal legislatore: in questi casi il giudice è tenuto a ritenere veritiero il fatto asserito dal mezzo di prova o, viceversa, a considerare falso quello negato dal mezzo medesimo. In ogni caso, è tenuto a decidere in conformità alla prova assunta. Tali mezzi di prova, denominati prove legali, sono tassativamente previsti dal legislatore, sia nell’ambito delle prove precostituite (si pensi all’atto pubblico e alla scrittura privata), sia tra le prove costituende (giuramento decisorio).
Occorre peraltro rilevare come la regola del l. convincimento del giudice (così come, a ben vedere, anche il sistema della prova legale) sembri trovare un limite applicativo di fronte ai fatti notori, che non possono essere disattesi dal giudice neppure in caso di eventuali mezzi di prova di segno contrario; così, il giudice non può negare lo svolgimento del secondo conflitto mondiale, nemmeno sulla base di testimonianze e documentazioni assunte in tal senso, almeno finché le prove non siano tali da modificare il fatto notorio e revocarlo in dubbio, a livello extraprocessuale prima ancora che in sede giudiziaria.
L. pensatori Intellettuali che, in nome di un razionalismo radicale, svolgevano attivamente propaganda anticonfessionale e antidogmatica. Le origini di questo atteggiamento vanno ricercate nei libertini italiani e francesi dei sec. 16° e 17°, ma esso assume una fisionomia più caratteristica – e storicamente più interessante – nei teorici inglesi del deismo, della religione naturale e della tolleranza religiosa: così il primo ‘manifesto’ dei l. pensatori può considerarsi il Discourse of free thinking di J.A. Collins (1713); ancora in Inghilterra, nel 1778, uscì il periodico The free thinking. L’atteggiamento dei l. pensatori si caricò poi, nell’età della Rivoluzione francese, di elementi antireligiosi e anticlericali e, nell’Ottocento, trovò i suoi fondamenti teorici nel positivismo. A quest’epoca risalgono le associazioni e i periodici del l. pensiero: dal 1866 al 1875 L. Stefanoni pubblica Il libero pensiero, nel 1880 sorge la Fédération internationale de la libre pensée (nel 1904 tiene il congresso internazionale a Roma), e molte associazioni nazionali sorgono nei vari paesi europei con programmi antireligiosi e anticlericali.
L. associazione Metodo del trattamento psicanalitico che consiste nel permettere al soggetto in analisi di riferire all’analista parole, immagini e pensieri che si presentino alla coscienza (spontaneamente oppure a partire da uno stimolo dato), cercando di prescindere da ogni riserva di ordine morale.
L. Chiesa Comunità religiosa protestante che, a differenza della Chiesa nazionale, si rifiuta di ammettere qualsiasi rapporto con lo Stato: si riserva di determinare la propria costituzione, le condizioni per l’ammissione di membri e per l’esercizio delle funzioni di pastore ecc., d’altra parte rinunciando volontariamente a ogni aiuto, finanziario o altro, da parte dello Stato. Questa indipendenza può essere un carattere fondamentale e fortemente accentuato delle l. Chiese, qual è il caso di quelle della Scozia (unite dal 1900 nella United Free Church, in cui si sono fuse la Free Church of Scotland, fondata nel 1843, e la United Presbyterian Church, fondata nel 1847), in contrapposizione alla Chiesa anglicana.
Altrove l’indipendenza delle l. Chiese è stata conseguenza secondaria di qualche ingerenza statale in questioni confessionali. In Svizzera esistono diverse l. Chiese (di Ginevra, di Neuchâtel ecc.); in Francia, l’Union des Églises évangéliques libres de France; in Germania le varie Chiese luterane evangeliche (ortodosse) si sono fuse nel 1919 per costituire la Vereinigung evangelisch-lutheranischer Freikirchen in Deutschland, mentre varie correnti protestanti per lo più importate dai paesi anglosassoni (battisti, metodisti ecc.) hanno formato nel 1926 la Vereinigung evangelischer Freikirchen in Deutschland.
Luce l. d’inflessione In scienza delle costruzioni, la lunghezza di un solido sottoposto a carico di punta, dipendente dalle condizioni di vincolo del solido stesso.