Servizio pubblico per la raccolta, il trasporto e la distribuzione della corrispondenza epistolare.
Il regime tradizionale delle poste – alla stregua degli altri servizi pubblici – è stato caratterizzato dalla riserva di attività economica allo Stato (art 43 Costituzione e testo unico della poste e telecomunicazioni, d.P.R. n. 156/1973): i servizi postali, attribuiti in alcuni casi in concessione, sono stati prevalentemente oggetto di una gestione diretta in monopolio da parte di una impresa pubblica. Questa ha dapprima avuto forma di Azienda autonoma, quale impresa-organo del Ministero delle poste e telecomunicazioni. Nell’ambito dei processi di privatizzazione intervenuti nel corso degli anni ’90 del secolo scorso ha, poi, subito trasformazioni: divenuta dapprima ente pubblico (l. 29 gennaio 1994, n. 71), attualmente Poste italiane è una società per azioni partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Il servizio postale è stato assoggettato alla disciplina sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e all’obbligo di adozione della carta dei servizi pubblici.
Il regime tradizionale del servizio è stato superato a seguito della revisione legata agli interventi del diritto comunitario, per cui il servizio postale è servizio d’interesse economico generale. La prima tra le direttive di liberalizzazione (CE n. 67/1997 del 15 dicembre 1997) ha dettato regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e il miglioramento della qualità del servizio, ed è stata recepita dal d.lgs. 22 luglio 1999, n. 261. È, poi, intervenuta la direttiva CE n. 39/2002 del 10 giugno 2002, attuata con d.lgs. 23 dicembre 2003, n. 384, per realizzare una ulteriore apertura alla concorrenza dei servizi postali della Comunità.
Il regime attuale è, pertanto, ispirato al principio di concorrenza, nella prospettiva della libera circolazione comunitaria.
Al governo e alla regolazione del settore è preposto il Ministero delle comunicazioni.
Poste italiane s.p.a. gestisce attualmente in esclusiva il servizio universale (servizio di qualità adeguata, fornito in tutti i punti del territorio nazionale a prezzi accessibili per gli utenti) che – nell’ambito postale - comprende la raccolta, il trasporto e la distribuzione degli invii postali fino a 2 chili, dei pacchi postali fino a 20 chili e i servizi relativi agli invii raccomandati e assicurati. Svolge, inoltre, servizi liberalizzati, in concorrenza con altri operatori. Per lo svolgimento di ogni servizio riservato e per i servizi non riservati è tenuta all’obbligo di separazione contabile: tale obbligo è strumentale al finanziamento degli oneri relativi alla fornitura del servizio universale.
L’attività di servizio postale non riservata è assoggettata ad autorizzazione amministrativa.
Interventi pubblici nell’economia