La borsa merci è il luogo o mercato, organizzato in forma privatistica o pubblicistica, in cui commercianti e intermediari contrattano la compravendita di merci, prodotti e servizi del più vario genere, diversi da quelli negoziati nelle borse valori.
In origine le borse merci avevano la funzione di luoghi di smistamento per le partite di prodotti agricoli, metalli o altre materie prime sulle quali avvenivano le contrattazioni. Svolgevano un importante ruolo per l’accertamento e la certificazione della qualità delle merci trattate e la trasmissione delle informazioni sui prezzi. Le contrattazioni si svolgevano tramite commissionari o mediatori, oppure agli incanti (negoziazioni alle grida).
Le borse merci contemporanee sono ancora molto importanti per le indicazioni di prezzo, meno per il volume delle transazioni. Si caratterizzano per l’assenza delle merci; vi si trattano, infatti, unicamente titoli rappresentativi di merci con ordini per contratti d’acquisto e vendita a pronti o a termine, con varia specificazione e clausole per lo più inviati e gestiti per via telematica.
Le principali borse merci internazionali sono a New York, Londra, Chicago, Calcutta, Sydney.
Contrattazione. - Nelle borse merci si possono stipulare contratti su merce disponibile (o effettiva), per contanti e consegna sia immediata sia differita (mercato del disponibile o dell’effettivo), oppure su merce non disponibile, cioè futura (mercato a termine o dei futuri); la seconda modalità di contrattazione è quella dominante nelle borse merci contemporanee. Nel mercato a termine l’operatore può, per limitare il rischio, compiere operazioni inverse a quelle compiute a pronti, per la stessa merce e quantità.
Le borse merci che si dedicano esclusivamente alle contrattazioni a termine sono dette borsa mercati a termine sulle merci. Il mercato a termine sulle merci consente di trasferire parte dei rischi di variazione dei prezzi nel tempo su intermediari specializzati idonei, per la conoscenza del mercato, all’assunzione di tali rischi e svolge un’importante funzione di copertura o assicurazione a favore di commercianti e industriali che operano sulle merci. Su tali mercati la specializzazione, la limitazione qualitativa delle merci trattate e la regolamentazione dei contratti sono marcate e la liquidazione delle operazioni a termine tende a rendere celere l’esecuzione dei contratti, facilitando le compensazioni tra i vari successivi operatori.
Borse merci in Italia. - In Italia, la borsa merci è istituita con D.P.R., su proposta della Camera di commercio che ne cura l’amministrazione e ne predispone i regolamenti speciali, la cui approvazione è demandata al ministero dello Sviluppo economico, che vigila inoltre sull’operato della borsa. Le contrattazioni della borsa merci si tengono nei giorni indicati in un calendario ufficiale, e vi può prendere parte qualsiasi operatore munito di tessera d’ingresso e dotato di capacità di obbligarsi. Alcune operazioni sono riservate esclusivamente ai mediatori iscritti nel ruolo speciale di ciascuna borsa merci: per esempio, la vendita all’incanto di merci e derrate in sede di esecuzione coattiva di contratti inadempiuti.
Nelle borse merci italiane, diversamente da quelle straniere, non si tiene normalmente un mercato a termine. Un caso particolare è costituito dalla borsa merci di Milano, le cui funzioni sono assolte da anni dall’Associazione granaria della città.
Ogni borsa merci è dotata di due organi: la Deputazione e il Comitato di borsa. Alla prima sono attribuiti numerosi poteri, tra cui quello disciplinare; al secondo sono assegnate funzioni più prettamente tecniche. La tipicità e la particolare natura merceologica dell’oggetto delle contrattazioni rende poco gradito alle borse merci – in caso di contestazione o di contenzioso – il ricorso al giudice ordinario. Pertanto, tutti i regolamenti subordinano il rilascio della tessera di ingresso alla dichiarazione dell’operatore di assoggettarsi alle disposizioni regolamentari e a quelle relative alla composizione amichevole e/o arbitrale. Il mancato rispetto di tali accordi comporta l’esclusione dalla Borsa.
L’esigenza di procedere alla modernizzazione del settore agricolo ha imposto l’adeguamento delle borse merci italiane alle mutate condizioni di mercato e alle nuove tecnologie informatiche e telematiche. Nel 2002, pertanto, si è dato inizio in via sperimentale alla borsa merci telematica italiana (BMTI). Si tratta di un mercato regolamentato dei prodotti agricoli, agroalimentari e ittici, di provenienza nazionale, comunitaria ed extracomunitaria, entrato a pieno regime nel 2006 e gestito dalla BMTI S.c.p.a., società consortile senza scopo di lucro costituita da Unioncamere, Infocamere, Unione Regionale Puglia e da un rilevante numero di Camere di Commercio, cui è riservata la partecipazione maggioritaria. Tale società provvede a fornire le infrastrutture e i servizi telematici funzionali allo svolgimento, a livello nazionale, delle negoziazioni mediante accesso degli operatori da postazioni remote (cosiddetta piattaforma telematica), a determinare in tempo reale i prezzi e a pubblicizzare le relative informazioni. L’organizzazione e il funzionamento della BMTI sono disciplinate da un regolamento generale, adottato con decreto ministeriale, nel quale sono anche definite le condizioni e le modalità di ammissione alle negoziazioni, nonché gli operatori accreditati, con specifica indicazione delle possibili categorie di appartenenza. Questi ultimi possono accedere alle contrattazioni solo per il tramite dei soggetti abilitati all’intermediazione telematica, cui è riservata l’attività di raccolta e gestione degli ordini mediante ricezione di proposte di acquisto e di vendita e loro immissione nella piattaforma telematica. La vigilanza sul funzionamento generale della BMTI è attribuita alla Deputazione nazionale, che esercita anche funzioni di indirizzo generale nonché poteri disciplinari nei confronti della società di gestione e dei soggetti abilitati all’intermediazione.