permeabilità Proprietà caratteristica di certi corpi di lasciarsi attraversare o penetrare da liquidi o gas.
La p. del terreno all’aria e all’acqua dipende dalla grana e dalla struttura del terreno stesso; è favorita dagli agenti atmosferici di gelo e di disgelo, di secco e umido, mentre è danneggiata dalle precipitazioni che hanno azione di assestamento. La p. è necessaria allo sviluppo delle piante coltivate perché regola la circolazione dell’aria e dell’acqua nel terreno.
P. capillare Attraverso l’endotelio dei vasi capillari avvengono scambi gassosi e umorali (di ossigeno, anidride carbonica, acqua, glicosio ecc.) con il liquido interstiziale dei tessuti. In varie condizioni morbose dell’uomo (stasi circolatoria, atonia dei capillari, lesioni delle loro pareti ecc.) si verificano alterazioni della p. dei capillari, specialmente nel senso dell’aumento.
P. cellulare Esiste un continuo scambio di materiale organico e inorganico tra l’ambiente intracellulare e quello extracellulare. Il sistema di regolazione che mantiene costanti i componenti intracellulari dipende dalla presenza della membrana plasmatica, che funziona da filtro selettivo, regolando il passaggio delle molecole verso l’interno o l’esterno della cellula.
Per i meccanismi di trasporto che regolano la p. ➔ membrana.
Si dicono permeabili particolari cellule che, intercalate ad altre che formano l’endodermide della radice, non hanno, a differenza di queste ultime, le pareti suberificate, e lasciano passare facilmente nel cilindro centrale le soluzioni assorbite dai peli radicali.
Per il concetto di p. in fisica ➔ permeabilità magnetica.
P. assoluta è la proprietà di una roccia di lasciarsi attraversare dall’acqua sotto un determinato gradiente idraulico; in particolare, la p. assoluta può essere quindi definita come il volume di acqua che, soggetta all’azione della gravità, passa, nell’unità di tempo, attraverso l’unità di superficie di una sezione di roccia acquifera, sotto un gradiente idraulico unitario a 20 °C. Accanto alla p. assoluta, in idrogeologia assume particolare importanza anche la p. relativa, la quale rappresenta la p. apparente che ha un complesso idrogeologico (vale a dire un insieme di rocce litologicamente simili che hanno un comportamento più o meno omogeneo nei confronti della p.) rispetto a quelli vicini. Sotto questo punto di vista vengono distinti tre tipi di p. relativa in funzione dei caratteri litologici e geochimici dei diversi mezzi rocciosi: p. per porosità; p. per fessurazione; p. per carsismo. Questi tre tipi di p. relativa possono coesistere per lo stesso complesso idrogeologico. Connessi alla p. relativa sono anche due altri importanti concetti: quello di grado di p. e quello di evoluzione nel tempo della permeabilità. Con riferimento al primo concetto i complessi idrogeologici vengono distinti in: a) impermeabili, b) scarsamente permeabili, c) mediamente permeabili, d) altamente permeabili; il coefficiente di permeabilità di 10–7 cm/s è posto come limite tra le rocce impermeabili e quelle scarsamente permeabili. L’evoluzione nel tempo della p. è vista come processo in grado di aumentare o diminuire il grado di p. delle rocce in funzione della crescita o della diminuzione di determinati fenomeni: esempi di ciò sono la p. crescente nei calcari fessurati a causa della concomitante azione del carsismo, e quella decrescente che interessa invece le rocce granitiche, le quali, pur fessurate, subiscono una generale decrescita della loro p. a causa dei processi di argillificazione dei feldspati.
La p. è la proprietà che presentano i materiali (carta, tessuti, materiali plastici e compositi ecc.) di lasciarsi attraversare da liquidi o aeriformi. Essa dipende dalla natura chimica e fisica del materiale e dal tipo di fluido che può permeare.
Nelle costruzioni, la p. di un terreno è la sua proprietà di consentire il passaggio in profondità delle acque superficiali, di pioggia o di scorrimento. Hanno tale proprietà sia le terre incoerenti (sabbie, ghiaie ecc.), sia molte terre coerenti (sabbie compatte, terre argillose o argillo-sabbiose), per la presenza di minutissimi interstizi tra elemento e elemento della terra stessa. La p. di un tipo di terra varia inoltre al cambiare delle caratteristiche fisiche dell’acqua filtrante (in particolare della temperatura). Si definisce coefficiente (o indice) di p., la quantità di acqua che, a una temperatura prestabilita, sotto carico unitario, passa nell’unità di tempo attraverso un provino della terra in esame di sezione e altezza unitarie.
Oltre alla p. dei terreni (che è uno degli elementi di maggiore influenza sugli assestamenti delle fondazioni degli edifici), la tecnica edilizia deve anche considerare la p. dei materiali da costruzione e in particolare dei materiali impiegati per il rivestimento delle facciate e delle coperture degli edifici. Le pietre compatte sono praticamente impermeabili; presentano invece un certo grado di p. le pietre più tenere come tufi, e simili. Permeabili sono i laterizi, tanto più quanto meno compatti e vetrificati. Quando sono necessarie strutture assolutamente impermeabili, quali, per es., tubi per condotte, solette per pareti di recipienti contenenti liquidi ecc., si usano calcestruzzi di granulometria bene assortita, riccamente dosati di cemento con eventuale aggiunta di sostanze speciali (➔ impermeabilizzazione).