In biologia, progressiva diminuzione delle funzioni vitali (➔ senescenza).
Modificazione delle proprietà fisiche, chimiche od organolettiche subite nel tempo sotto l’azione della temperatura, degli agenti atmosferici (specialmente ossigeno, ozono, radiazioni), di trat;tamenti particolari o delle condizioni di impiego.
In enologia, l’i. dei vini e dei distillati alcolici consiste nella loro conservazione fatta in modo adatto a favorire lo svolgimento di quei processi che portano all’equilibrio tra i vari componenti (alcol, zuccheri, acidi, estratti) e che si rivela nell’armonia del sapore, del profumo e del colore. Anzitutto l’enocianina si idrolizza e si ossida, precipitando in parte e lasciando il vino più chiaro e trasparente. Poi il vino perde di acidità, specialmente per la deposizione del cremortartaro e, secondariamente, per l’esterificazione degli acidi con gli alcoli, processo che dà anche luogo a prodotti di gradevole aroma (per es., acetato, isobutirrato, propionato ecc. di etile). Vi è infine, spesso, un aumento di gradazione per effetto di una lenta fermentazione che trasforma in alcol una parte degli zuccheri.
In demografia si parla di i. della popolazione quando in una popolazione cresce la proporzione di persone anziane, considerando tali gli individui appartenenti alle classi di età superiori ai 65 anni. Con più esattezza l’indice di i., IV, è dato dal rapporto fra la popolazione in età di 65 anni e oltre, P65-w, e quella, P0-15, in età da 0 a 15 anni:
Questo indice mette meglio in evidenza come l’i. demografico non dipenda solo dall’aumentare, in media, della durata della vita e della speranza media di vita per effetto di una riduzione della mortalità, specie quella infantile: incide sull’i., infatti, anche l’eventuale diminuzione della popolazione in età 0-15 anni e quindi l’eventuale caduta della natalità e della fecondità. Si potrà avere, inoltre, una accentuazione di fenomeni di questo tipo per gli effetti che la presenza di un importante movimento migratorio esercita sulla struttura per età di una popolazione. Osservando la piramide delle età (➔ piramide) di una popolazione, il fenomeno dell’i. è visibile per l’allungarsi e l’espandersi della parte alta in seguito al processo di accumulazione della popolazione nelle classi di età più elevate, e per il restringersi della base della piramide. Il prevalere dell’uno o dell’altro aspetto porta a un i. di base o a un i. dal vertice nella piramide delle età; ma entrambi i fenomeni possono agire contemporaneamente. Fenomeni opposti si verificano, ovviamente, nel caso di ringiovanimento delle popolazioni. L’i. è oggi un fenomeno tipico di molti paesi economicamente sviluppati.
Il fenomeno dell’i. costituisce un processo evolutivo delle collettività umane: secondo il modello della transizione demografica, ogni popolazione passa da uno stadio in cui natalità e mortalità sono molto elevate e la struttura per età è complessivamente giovanile a una fase terminale in cui natalità e mortalità risultano entrambe contenute e la popolazione fortemente invecchiata.
L’i. dei materiali isolanti elettrici in generale, e di quelli solidi in particolare, ha importanti conseguenze nei riguardi dell’evoluzione delle loro caratteristiche elettriche, meccaniche e chimico-fisiche e ha di conseguenza l’effetto di ridurre la vita media dell’apparecchiatura in cui tali materiali vengono impiegati. Le manifestazioni più importanti del degrado delle caratteristiche del materiale isolante sono: perdita di peso, aumento del modulo di elasticità con conseguente maggiore rigidezza o fragilità, aumento della densità con conseguenti ritiri non uniformi, diminuzione della rigidità dielettrica, diminuzione della resistenza di isolamento, aumento dell’assorbimento d’acqua, rottura chimica dei costituenti con formazione di prodotti pericolosi. Negli isolamenti solidi, particolari ricerche sono effettuate sul fenomeno delle scariche parziali, che possono essere rivelate dagli strumenti e che sono un sintomo del progressivo cedimento dell’isolante. Infatti, una volta innescate, le scariche parziali si espandono più o meno velocemente a seconda del materiale, cosicché un canale ramificato di scarica (indicato anche con il termine treeing) avanza progressivamente nel materiale, conducendo inevitabilmente alla scarica disruptiva. Il problema è molto complesso, dipendendo non solo dall’intensità del campo elettrico, ma soprattutto da imperfezioni, disomogeneità e indebolimenti del materiale. I fenomeni che portano all’innescarsi della scarica, anche parziale, risultano ovviamente d’intensità tanto maggiore quanto maggiore è il campo elettrico; ne consegue che la durata della vita dell’isolante diminuisce rapidamente al crescere del gradiente di tensione applicato. La resistenza di un isolante alla tensione (voltage endurance) è espressa dalla curva di vita elettrica, che rappresenta il tempo di vita fino alla scarica in funzione dell’intensità del campo elettrico applicato. Analogamente, la curva di vita termica rappresenta il tempo di vita fino alla scarica (generalmente con scala logaritmica) in relazione alla temperatura di funzionamento; tale curva (carta di Arrhenius) viene ben approssimata con una retta, dalla quale si può valutare il cosiddetto indice di temperatura, che esprime la temperatura corrispondente a una vita termica di 20.000 ore e che serve per classificare i materiali tra le diverse classi di isolamento. Una diminuzione della temperatura di funzionamento di 8-10 ºC porta a un raddoppio della vita; viceversa, un analogo aumento porta al dimezzamento della vita.
Processo artificiale, detto burn in, di i. precoce dei componenti prima del loro assemblaggio circuitale. Effettuato in apposite celle climatiche, a temperatura regolabile secondo cicli termici opportunamente programmati, spesso associato a test funzionali, ha lo scopo di stabilizzare le caratteristiche elettriche di funzionamento dei componenti, oltre a rivelarne eventuali difetti di fabbricazione.
L’i. delle leghe metalliche è un fenomeno per il quale le caratteristiche meccaniche e chimico-fisiche di queste possono variare nel tempo, in modo vantaggioso o svantaggioso con incidenza notevole quindi sulle possibilità d’impiego della lega. Le cause dell’i. possono essere sostanzialmente due: modalità di lavorazione (per es., deformazioni permanenti a freddo) e trattamenti termici particolari (per es., tempra di soluzione). In entrambi i casi viene provocata la precipitazione intercristallina dei componenti solubili o degli elementi presenti come impurezze; da ciò conseguono modificazioni strutturali e quindi quelle variazioni di proprietà. Questo fenomeno può avvenire anche spontaneamente, nel tempo e per temperature d’ambiente non superiori a 50 ºC: si parla allora di i. naturale; se invece la lega viene portata a temperature più elevate si ha l’i. artificiale.