Stato dell’America Meridionale, confinante a E con la Guyana Francese, a S con il Brasile, a O con la Repubblica di Guyana; a N è bagnato dall’Oceano Atlantico.
Morfologicamente, si possono individuare tre zone (da N a S): la fascia costiera, pianeggiante e acquitrinosa, formata da sedimenti fluviali; una fascia di lievi ondulazioni, di larghezza variabile dai 30 ai 40 km; un’area di rilievi più elevati, all’interno, culminante nei gruppi dei Wilhelmina (che raggiungono i 1230 m). Numerosi sono i corsi d’acqua, con portata abbondante tutto l’anno, navigabili in pianura. I principali sono il Suriname, che forma il Lago di Brokopondo, il Corantijn (Courantyne) e il Marowjine (Maroni), che segnano il confine rispettivamente a O e a E, il Nickerie, il Coppename. Il clima è di tipo equatoriale, caldo-umido, con temperature elevate tutto l’anno (ma mitigate dagli alisei lungo la costa) e assenza di una vera e propria stagione secca (temperatura media intorno ai 27 °C); le precipitazioni sono abbondanti (ca. 2700 mm, in media, all’anno).
Dal punto di vista antropico, il S. si mostra come un complesso mosaico. Il gruppo etnico più consistente è quello degli Asiatici (37% di Indiani, 15% di Indonesiani e 2% di Cinesi), che hanno cominciato ad affluire nel paese dopo l’abolizione della schiavitù (1863) per lavorare nelle piantagioni, seguono i Creoli (31%) e i Neri (10%), discendenti degli Africani portati nel S. dagli Olandesi e ridotti in schiavitù. Il quadro etnico conta inoltre esigue minoranze di Amerindi (2,5%, discendenti delle popolazioni autoctone) e di Europei (1%).
Il tasso medio di accrescimento annuo della popolazione è dell’1,1%, assai contenuto per un paese del Terzo Mondo. Il S. è il paese meno densamente popolato dell’America Meridionale, dato dovuto in parte al forte flusso migratorio diretto verso i Paesi Bassi (più consistente subito dopo l’indipendenza ma tuttora presente). La popolazione si concentra nella fascia costiera e, per oltre il 55%, nella capitale. Notevole il progresso compiuto, a partire dagli anni 1960, riguardo ad alcuni indicatori sociali di base: il tasso di mortalità infantile, per esempio, è sceso dal 70‰ del 1960 al 18,8‰ del 2009, mentre la speranza di vita alla nascita è salita a 73 anni. Il tasso totale di alfabetizzazione degli adulti è molto elevato (oltre il 90%). Centri urbani importanti, dopo la capitale, sono Lelydrop e Nieuw Nickerie, situato in un importante distretto agricolo; altri insediamenti sono Wageningen, Albina e Moengo (centro minerario).
Lingua ufficiale è il nederlandese, ma l’inglese è largamente diffuso, come lingua di affari e di comunicazione intergruppo. Un idioma creolo, lo sranan tongo, è usato come lingua franca; inoltre, ciascun gruppo etnico conserva la propria lingua o dialetto locale. Anche la diffusione delle religioni praticate risente del caleidoscopio etnico: vi sono cattolici (22,3%), protestanti (18,4%), induisti (19,9%), musulmani (13,5%).
L’attività agricola è fondata quasi esclusivamente sulla coltura del riso, che copre oltre i tre quarti delle terre coltivate; il paese produce inoltre discrete quantità di canna da zucchero e banane e, in misura minore, noci di cocco, olio di palma, agrumi e legumi. La principale risorsa del settore primario è rappresentata tuttavia dall’ingente patrimonio forestale, ricco di specie pregiate, ma non ancora adeguatamente sfruttato. L’allevamento (bovini, suini, ovini) è a livelli modesti, mentre la pesca di crostacei, in gran parte esportati, offre buoni redditi. La base dell’economia si deve comunque all’attività estrattiva della bauxite, anche se il S. ha perduto il suo ruolo rilevante a livello internazionale (nel 2008 era il 12° produttore mondiale); i principali giacimenti sono ubicati ad Accaribo, Moengo e Paranam. Il minerale in parte viene esportato e in parte lavorato sul posto (produzione di allumina e alluminio, che costituiscono quasi il 65% delle esportazioni). Il S. è ricco anche di giacimenti di ferro, manganese, rame, nichel, cui si aggiungono discreti quantitativi di oro e di petrolio. A parte quelle metallurgiche, le altre industrie sono piuttosto modeste e comprendono impianti per la lavorazione dei prodotti agricoli e forestali (zuccherifici, birrifici, distillerie di rum, segherie) e del cemento. Accanto alle due tradizionali grandi fonti di reddito, la bauxite e le foreste, sull’andamento dell’economia del paese hanno un’incidenza sempre maggiore la produzione e il commercio della droga. Il paese costituisce infatti un punto di transito importante per il traffico di cocaina. Grazie alle ricchezze minerarie, la bilancia commerciale è stata, nell’ultimo decennio, in sostanziale pareggio; principali partner commerciali sono gli USA e i Paesi Bassi, e, per le esportazioni, anche il Canada, il Belgio e la Norvegia.
Insufficiente è la rete delle comunicazioni stradali (4304 km, di cui il 25% asfaltato), limitate alla fascia costiera, e ferroviarie (300 km). Scali portuali si trovano a Paramaribo, Nieuw Nickerie, Albina. Un aeroporto internazionale a Zanderij (Paramaribo).
Abitato dai Surinen (popolazione da cui avrebbe tratto il nome), ai quali si sostituirono in epoca storica Indi Caribi e Arawak, il territorio fu colonizzato a metà del 17° sec. dagli Inglesi, che avviarono una florida economia di piantagione (zucchero, cacao, caffè), basata sull’impiego di schiavi africani. Ceduta ai Paesi Bassi (1667) e successivamente denominata Guiana Olandese, la colonia fu scossa nel 18° sec. da frequenti ribellioni di schiavi; rifugiatisi nelle foreste, alcuni di essi (i cui discendenti sono denominati bosch neger) diedero vita a una società tribale, la cui autonomia fu riconosciuta dalle autorità olandesi con un trattato del 1760. Contesa tra Gran Bretagna, Francia e Paesi Bassi, la sovranità sul territorio fu definitivamente attribuita a questi ultimi nel 1815. All’abolizione della schiavitù (1863) e alla conseguente carenza di manodopera gli Olandesi ovviarono ricorrendo a lavoratori asiatici; le piantagioni furono gradualmente sostituite dalla risicoltura e dalla produzione di frutta.
Nel 1954 la Guiana Olandese ottenne l’autogoverno nell’ambito del Regno dei Paesi Bassi. Nel ventennio successivo la vita politica fu caratterizzata dal confronto tra Partito Nazionale del S. (PNS), espressione della maggioranza nera e mulatta, favorevole all’indipendenza, e Partito Progressista Riformista (PPR), sostenuto dagli asiatici, che propugnava il mantenimento dei legami con i Paesi Bassi. Conseguita l’indipendenza (25 novembre 1975), nel 1980 il governo nazionalista presieduto da H. Arron fu rovesciato da un colpo di Stato militare; la giunta militare, presieduta da D. Bouterse, dopo l’imposizione della legge marziale, nel 1982, fu costretta a nominare un’assemblea per redigere una nuova Costituzione, approvata nel 1987. Le elezioni di quell’anno videro la vittoria del Fronte per la Democrazia e lo Sviluppo (FDS), coalizione tra PNS, PPR e una formazione minore, che portò alla presidenza R. Shankar. Nel 1990 i militari rovesciarono Shankar e indissero nuove elezioni, vinte però dal Nuovo Fronte (NF), la coalizione del 1987 rafforzata dal Partito del Lavoro del Suriname. Il nuovo governo concluse un accordo di assistenza economica con i Paesi Bassi e promosse modifiche costituzionali per limitare l’influenza delle forze armate. Nel 1995 il S. entrò a far parte della Comunità Caribica. Nelle elezioni del 1996 il NF perse la maggioranza assoluta, mentre si rafforzò il Partito Nazionale Democratico (PND) di Bouterse, che riuscì a creare un governo di coalizione e a far eleggere presidente della Repubblica uno dei suoi uomini, J. Wijdenbosch. Travolto dagli scandali e dalle proteste sociali, nel 2000 il governo subì una pesante sconfitta nelle elezioni politiche, vinte dal NF. R. Venetiaan, già capo dello Stato dal 1991 al 1996, fu rieletto presidente nel 2000 e confermato nel 2005. Come leader del PND Bouterse è tornato a vincere le elezioni nel 2010, divenendo presidente; riconfermato nel 2015, nel 2019 è stato condannato a 20 anni di carcere per avere ordinato nel 1982 l'uccisione di numerosi oppositori politici. A seguito delle elezioni politiche svoltesi nel maggio 2020, alle quali il PND del presidente è stato sconfitto dal PPR, , che ha ottenuto 20 seggi dei 51 seggi dell'Assemblea nazionale, il leader dell'opposizione C. Santokhi gli è subentrato nella carica dal mese successivo.