La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli.
In cronologia, sistema di computo del tempo che prende inizio da un avvenimento storico di particolare importanza.
Egizi e Babilonesi non ebbero ere in senso stretto, tranne l’era di Nabonassar che ha inizio nel 747 a.C.; gli Ebrei solo dal 9°-10° sec. introdussero l’era israelitica basata sulla presunta data della creazione del mondo (3760 a.C.). Altre ere usarono, e in parte usano ancora, Copti e Armeni. L’era musulmana ha inizio dall’anno dell’Egira, o migrazione di Maometto dalla Mecca a Medina (16 luglio 622 d.C.). In Cina si usò il computo degli anni dei singoli imperatori e anche una serie di cicli sessagesimali (dal 2637 a.C.).
I Greci non ebbero dapprima un’era comune e gli anni si indicavano con il nome degli eponimi delle singole città. Solo in età tarda si adottarono l’era olimpica (dal 776 a.C.) e quella che partiva dalla distruzione di Troia (1184 a.C.). Contemporaneamente era entrata in vigore nell’impero dei Seleucidi l’era seleucidica (dal 312 a.C.). In Egitto e Macedonia gli avvenimenti erano datati secondo l’anno di regno dei sovrani. Anche a Roma gli anni furono indicati inizialmente con il nome degli eponimi e solo nel 1° sec. a.C. si affermò la datazione ab urbe condita, cioè dalla fondazione di Roma (754 o 753 a.C.). Nei territori dominati dai Romani si ebbero varie ere particolari (era acaica, dal 146-145 a.C., era aziaca, dal 1° gennaio 30 a.C.; era di Diocleziano o dei Martiri, tuttora seguita nel calendario copto, con inizio al 284, anno dell’elezione dell’imperatore).
L’era bizantina, usata a Bisanzio dal 7° sec. e in Russia fin verso il 1700, iniziava dalla creazione del mondo calcolata al 1° settembre 5509 a.C.; fu a lungo adoperata nei territori di lingua greca dell’Italia meridionale. L’era di Spagna, che inizia con il 1° gennaio del 39 a.C. (anno successivo a quello in cui fu assegnato a Ottaviano il governo della Spagna, per cui fu detta anche era dei Cesari), fu adoperata nella Penisola Iberica dal 5° sec. d.C. sino al tardo Medioevo e fu diffusa dai Visigoti anche nell’Africa settentrionale e in alcune regioni della Gallia. In Portogallo fu abolita nel 1422. L’era di Mauritania, che ha inizio con l’anno 39 d.C., fu adoperata nell’Africa nord-occidentale romana sino alla conquista araba.
L’introduzione dell’era volgare si fa risalire a Dionigi il Piccolo (6° sec.), che fissò la data di nascita di Cristo al 753 di Roma; usata dapprima soltanto da cronisti, il primo esempio in documenti imperiali è dell’840; negli atti pontifici, del 968.
Un’era repubblicana fu in vigore nella Repubblica francese dal 1793 al 1805, con inizio dal 22 settembre 1792 (governo della Convenzione). Nel periodo del fascismo fu istituita in Italia l’era fascista, con inizio dal 28 ottobre 1922, data della marcia su Roma.
Periodi temporali più o meno lunghi in cui sono stati suddivisi i 4570 milioni di anni che intercorrono dalla nascita del pianeta Terra a oggi. Tale divisione rappresenta un modo per suddividere il tempo trascorso dalla formazione della Terra condiviso dalla comunità scientifica internazionale e in continua evoluzione. Esiste un organismo internazionale delegato alla formalizzazione (quindi alla nomenclatura) di questa scala: l’International Commission on Stratigraphy (ICS). Concettualmente ogni suddivisione raggruppa una fase della storia della Terra caratterizzata da determinati organismi spesso estinti al termine dell’era geologica di appartenenza. Per es., il limite tra il periodo Cretaceo e il periodo Paleogene è definito dall’evento della estinzione dei dinosauri e di molte specie marine.
La storia dell’evoluzione della Terra è stata ricostruita dai geologi che si sono serviti principalmente di strumenti quali: la radioattività, per datare le rocce presenti sulla Terra; i fossili, per riconoscere l’età dei sedimenti e l’evoluzione delle specie animali e vegetali; la composizione delle rocce, per ricostruire le condizioni che in epoche remote hanno portato alla loro formazione. Lo studio di tutte le informazione raccolte nei decenni ha permesso di ricostruire passo dopo passo l’evoluzione del nostro pianeta e della vita su di esso.
Una prima suddivisione è stata fatta raggruppando le ere geologiche in 5 periodi che dal più remoto al più recente sono: l’Archeozoico (o Precambriano), il Paleozoico (o Primario), il Mesozoico (o Secondario), il Cenozoico (o Terziario) e il Neozoico (o Quaternario).
L’Archeozoico è il periodo più lungo, che va dalla nascita della Terra fino a 590 milioni di anni fa, estendendosi quindi per quasi 4 miliardi di anni. Durante questo periodo la Terra si raffredda formando una crosta solida che viene bombardata, a causa dell’assenza dell’atmosfera, da innumerevoli meteoriti. Dalla crosta si vanno formando i continenti e via via che la Terra si raffredda il vapore acqueo si condensa a formare fiumi, laghi e mari. La vita ha origine presumibilmente 3500 milioni di anni fa negli oceani in prossimità di sorgenti calde; le alghe sono le uniche forme di vegetazione insieme ai batteri procarioti.
Il Paleozoico è il periodo che va da 590 milioni di anni fa a 250 milioni di anni fa. Esso è suddiviso in 6 ere geologiche: il Cambriano (da Cambria, il nome romanico del Galles, fino a 505 milioni di anni fa), l’Ordoviciano (dalla tribù celtica degli Ordovici, fino a 440 milioni di anni fa), il Siluriano (dalla tribù celtica dei Siluri, fino a 410 milioni di anni fa), il Devoniano (dalla regione inglese del Devon, fino a 360 milioni di anni fa), il Carbonifero (età del carbon fossile, fino a 285 milioni di anni fa) e il Permiano (dalla regione russa di Perm, fino a 250 milioni di anni fa).
Il Mesozoico è il periodo che va da 250 milioni di anni fa fino a 65 milioni di anni fa; è suddiviso in 3 ere geologiche: il Triassico (o Trias, dalla presenza di tre piani distinti nelle montagne della Germania, fino a 215 milioni di anni fa), il Giurassico (dai monti Giura in Francia e Svizzera, fino a 145 milioni di anni fa) e il Cretaceo (da calcare, fino a 65 milioni di anni fa).
Il Cenozoico è il periodo che va da 65 milioni di anni fa fino a 2 milioni di anni fa. Esso è suddiviso in 5 ere geologiche: il Paleocene (fino a 58 milioni di anni fa), l’Eocene (fino a 27 milioni di anni fa), l’Oligocene (fino a 24 milioni di anni fa), il Miocene (fino a 5 milioni di anni fa) e il Pliocene (fino a 2 milioni di anni fa).
Il Neozoico o Quaternario è il periodo che va da 2 milioni di anni fa fino ai giorni nostri. Esso è suddiviso in due ere geologiche che sono rispettivamente: il Pleistocene (fino a 10.000 anni fa) e l’Olocene (fino ai giorni nostri).
Alle ere individuate secondo criterio stratigrafico (tab.), si aggiungono oggi ere geologiche anche negli eoni precedenti il Fanerozoico (fig.): Neoproterozoico (1.000-542 Ma), Mesoproterozoico (1.600-1.000 Ma) e Paleoproterozoico (2.500-1.600 Ma), in cui si suddivide il Proterozoico; Neoarcheano (2.800-2.500 Ma), Mesoarcheano (3.200-2.800 Ma), Paleoarcheano (3.600-3.200 Ma) ed Eoarcheano (4.000-3.600 Ma), in cui si suddivide l'Archeano; e infine l'Adeano (4.500-4.000 Ma).